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CERCI, Numeri da formazione migliore

di Simone Bernabei

Dopo l’inaspettato siparietto fra Alessio Cerci e Sinisa Mihajlovic mercoledì sera all’uscita dal campo dell’esterno romano, il tecnico serbo ha voluto oggi precisare la situazione: “Per noi Cerci è importante, come anche gli altri. Non ho deciso la formazione, c'è l'ultimo allenamento, tutto oggi e tutto domani... Se Cerci non giocherà non sarà per una punizione, perché cerco di mettere sempre in campo la formazione migliore”. Secondo la teoria della “formazione migliore” risulta quindi molto difficile immaginare l’assenza dal campo dell’Henry di Valmontone.
Perché se si guardano i numeri del campo, gli unici che possono dare metri di giudizio attendibili, nessuna equazione può portare alla sua esclusione. Il buon inizio di stagione di quest’anno, infatti, non è una casualità, ed è strettamente riconducibile al rush finale dello scorso campionato. Si perché dal 23 aprile a Cagliari, dove realizzò una doppietta che permise ai viola di strappare tre punti agli isolani, Cerci non ha più smesso di segnare, vincendo la sua sfida e convincendo Mihajlovic e, ormai possiamo dirlo, buona parte del pubblico fiorentino.
Era la quintultima giornata quella contro i rossoblu: sette giorni più tardi, a Firenze contro l’Udinese, ecco il bis. Altra doppietta e posto da titolare sempre più suo. Poi, in sequenza, lo stop contro l’Inter, la rete al Franchi contro il Bologna e quella al Rigamonti contro il già retrocesso Brescia. Più le due in tre gare nel corrente torneo. Totale? 8 reti nelle ultime otto gare di campionato, più una splendida, nell’unica gara di Coppa Italia disputata contro il Cittadella. In pratica, 9 reti in 9 gare ufficiali. Come media realizzativa, non c’è che dire, è fuori dal comune. Ed è proprio per questo che, screzi ed ire personali permettendo, la presenza in campo di Cerci appare davvero scontata.