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CERCI, Tra conferma e cessione: a che prezzo?

di Paolo Bocchi

Spesso protagonista, nel bene e nel male, in queste ultime due stagioni della Fiorentina, Alessio Cerci sarà uno dei primi casi da risolvere per il neo ds viola Daniele Pradè. Proprio l'ex dirigente giallorosso fu parte in causa nell'operazione che portò il talentuoso esterno in maglia viola per circa 4 milioni di euro. Una valutazione importante per un elemento con appena una manciata di presenze in Serie A all'attivo, e soprattutto con il contratto in scadenza. Una valutazione che testimonia anche la stima dal punto di vista tecnico che il neo ds viola nutriva per il giocatore, e che non dovrebbe essere stata intaccata da due stagioni di alti e bassi, comunque impreziosite da 12 reti messe a segno.
Il nome di Cerci in questi giorni è accostato soprattutto al Torino, pronto a mettere sul piatto gli stessi 4 milioni sborsati due stagioni fa dai viola per assicurarselo. Possibile che la Fiorentina lo lasci partire per un'offerta simile? Altri 3 anni di contratto e un buon bottino di reti in Serie A non bastano per alzarne la valutazione? Domande a cui Daniele Pradè dovrà presto rispondere, perchè è vero che i viola dovranno vendere, ma dovranno farlo bene. E rinunciare a uno degli elementi dal maggior tasso tecnico della rosa non potrà essere scelta fatta a cuor leggero. Soprattutto se, come si vocifera, il nuovo allenatore viola dovesse essere un sostenitore del 4-3-3, modulo che l'esterno di Valmontone ha dimostrato di prediligere.