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CESARE FA IL MAGO E ROCCO... L'ALLENATORE. SORRIDIAMO A QUESTI 3 PUNTI

di Sonia Anichini

Missione compiuta, ma che si può stare in ansia anche contro il Crotone? I calabresi non avranno fatto niente di che, ma quando sei in vantaggio per 2-1 e manca mezzora al fischio finale, un po’ mi preoccupo con chiunque si giochi. Però oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo perché è arrivata la reazione che serviva dopo il tonfo incredibile di Napoli. Voglio credere che quello che ha raccontato Commisso ai microfoni sia stato l’imput che ha fatto rinsavire il gruppo. Il Presidente ha raccontato che, nell’ultima partita da lui giocata, perse per 6-1 e non si è potuto rifare ed ha narrato l’aneddoto ai ragazzi nello spogliatoio e questo ricordo ha forse spronato i nostri alla riscossa. A fine gara ho visto la nostra dirigenza in tribuna che, giustamente, festeggiava la vittoria e ritorno alle parole del Patron che si è lasciato sfuggire un “quando ce la mettono tutta” si possono ottenere risultati. Mi è sembrato molto onesto il “quando”, che per me dovrebbe essere un sempre visto la sofferenza che provo quando la Fiorentina fa campionati come quello attuale.

Abbiamo chiuso il girone d’andata con gli stessi punti dello scorso anno e la cosa non mi fa urlare di gioia, ma per oggi mi accontento dei tre punti ottenuti e spero che qualche rinforzo dal mercato ci consenta un girone di ritorno più tranquillo. La vittoria sarebbe stata anche più corposa se alcuni episodi fossero andati a buon fine, come un paio di contropiedi di Vlahovic sfumati proprio all’ultimo istante e un rigore non assegnato su Ribery. Secondo me il francese è stato atterrato in area in modo irregolare, ma l’arbitro non ha ritenuto che ci fosse stato un fallo né tantomeno è andato a controllare al VAR. Al francese vanno comunque i miei applausi per lo splendido assist che ha dato a Vlahovic per il gol del raddoppio e lo stesso serbo ha fatto gesti espliciti nell’esultanza indicando col dito FR7. In questo caso è stato profeta Prandelli, quando ha detto che Ribery ci avrebbe fatto vincere la gara.

Se Prandelli fa l’indovino, può lasciare il posto al Presidente perché è stato molto simpatico vedere le immagini dove allenava il nostro Dusan. Casomai, quando è a Firenze, può entrare in campo a fare il riscaldamento coi ragazzi, se porta così bene il suo palleggiare, sicuramente più della sua semplice presenza perché, come anche Rocco ha sottolineato ridendo, per vedere una vittoria sono servite tre partite. Qualcuno sussurrava già che portasse male!

Sono anche molto contenta della prima rete di Bonaventura in viola perché questo calciatore mi piace, tranquillo, taciturno, mai un gesto sopra le righe e quando è in campo, a mio modesto avviso, il centrocampo gioca meglio…”quando” gioca meglio, come direbbe Rocco. C’è comunque una costante nei gol della Viola ed è quella che entrambi sono stati “partoriti” da iniziative di Castrovilli ed anche questa nota non può che rallegrarci. Spero con tutto il cuore che questo ragazzo torni a giocare a livelli importanti perché, come successo ieri sera, dai suoi piedi possono generarsi occasioni di livello.

Volevo infine ricordare un’altra partita col Crotone sempre sotto la pioggia. Quel match del 26 ottobre 2016 vidi la partita sempre dal divano, come ieri, solo perché, completamente zuppa dall’acqua che avevo preso allo stadio, rientrai a casa nell'ora di sospensione della gara. Ma non è l’acqua che voglio ricordare, ma il pareggio che in extremis ci regalò Astori evitandoci una figuraccia. Ci sono degli incontri che ci accenderanno sempre un ricordo di colui che non dimenticheremo mai.

La Signora in viola