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CESSIONI ECCELLENTI, DOPO GOMEZ A CHI TOCCA?

di Luciana Magistrato

Mario Gomez è stato presentato alla stampa tedesca pochi minuti fa. Negli ultimi giorni Corvino, attraverso un filo diretto con il procuratore ma soprattutto con l'intermediario di mercato Vinicio Fioranelli che quotidianamente ragguagliava sugli sviluppi il dg viola via telefono, ci ha lavorato alacremente e alla vigilia del Ferragosto l'operazione si è concretizzata fino a diventare ufficiale ieri. Un "colpo" in uscita che ha di fatto liberato da un peso (per rendimento degli anni precedenti in viola ma soprattutto per ingaggio) la società facendole intascare circa sette milioni.

Ma sarà finito il mercato in uscita? Ci sono anche Bagadur (proprio stamattina - guarda caso appena arrivato il nuovo difensore De Maio - è passato al centro sportivo), Baez (apprezzato in B ma anche all'estero) e Gilberto che sono ancora in esubero e destinati al prestito. Ma soprattutto c'è ancora una punta di troppo: da cinque le prime punte devono diventare tre. L'obiettivo iniziale, anche per monetizzare, era la cessione di Babacar ma offerte soddisfacenti -per le pretese della società -non ne sono arrivate per ora e al massimo si potrebbe profilare un prestito. I nodi cruciali restano allora due: Giuseppe Rossi, anche se ora Sousa lo impiega spesso, e Borja Valero.

In attesa di capire gli sviluppi su Pepito, su Valero Corvino, così come su Badelj, era stato chiaro chiudendo alla cessione dei titolari. Ma la Roma aspetta solo di superare i preliminari di Champions e accedere alla fase a gironi per sferrare l'ultimo attacco al centrocampista. Di fronte a una quindicina di milioni la Fiorentina resterà impassibile e fedele alla linea, soprattutto se Borja Valero dovesse manifestare volontà di andarsene? Solo questa sarebbe la condizione per cederlo. Valero non è un giocatore qualunque, è il "sindaco" e simbolo di chi a Firenze non c'è nato ma, insieme alla famiglia se n'è innamorato e la società non ha intenzione di spezzare questo legame.

Solo che al giocatore erano state fatte promesse di rinnovi e ritocchi dalla vecchia gestione e giustamente ora vorrebbe vederle nero su bianco ma con il contratto in essere ancora per tre anni e un'età non proprio verdissima rinnovare altri due anni (come chiesto) sarebbe un po', nell'ottica societaria, concedere un vitalizio. Certo è che, a meno di un braccio di ferro del giocatore, la società non vuole cederlo così come però contemporaneamente non vuole accontentarlo sul prolungamento a tutti i costi. Insomma, dopo Gomez, qualche altro big è destinato a partire?