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CHAMPIONS, Gli sportivi francesi e l'arbitro svedese

di Tommaso Loreto

Prandelli vara il 4-3-1-2 con Montolivo alle spalle di Mutu e Gilardino, e tre mediani: Kuzmanovic, Felipe e Almiron. Dietro ci sono Vargas e Zauri sulle corsie esterne, con Dainelli e Kroldrup centrali. Avvio da brividi per la Fiorentina in Champions. L'emozione inevitabile per il debutto si fa sentire nelle gambe dei viola che poco dopo l'inno del torneo cominciano a ballare in difesa. Benzema si guadagna un corner dalla destra dal quale nascono le prime palle gol del Lione. Prima Bodmer colpisce la traversa da un passo, poi Fred non sfrutta un erroraccio in area di rigore di Almiron. Ma la Fiorentina c'è, e passata la paura va subito in rete. Cross dalla trequarti di Zauri, testata imperiosa di Gilardino e viola in vantaggio. Il Lione accusa il colpo e su punizione Almiron centra l'incrocio dei pali sfiorando il clamoroso raddoppio. E' sempre e comunque Benzema il pericolo numero uno fra i francesi. Ogni volta che da destra il franco-algerino si accentra, la retroguardia viola soffre. Non è la sola, però, e su uno svarione di Boumsong (che a Torino, sponda Juve, ricordano ancora con terrore) la Fiorentina va di nuovo vicinissima al due a zero. Mutu riconquista un pallone d'oro al limite dell'area e duetta splendidamente con Gilardino. Sull'uscita di Lloris, il “fenomeno” prova lo scavetto ma il giovane portiere francese si supera e respinge il tocco sotto. Partita comunque spettacolare con continui rovesciamenti di fronte. Su uno di questi il colpo di testa di Fred fa gridare al gol prima di finire, per fortuna, fuori di pochissimo. Risposta viola affidata a Montolivo che scalda i guanti di Lloris con una conclusione forte, ma centrale, respinta dal numero uno francese. E' il preludio al raddoppio gigliato. Discesa sulla destra di Mutu, cross vellutato e incornata di Gilardino per il due a zero. Praticamente un sogno, visto che i primi quarantacinque minuti si chiudono con i viola avanti due a zero.

 

Si ricomincia senza cambi nelle due formazioni. Il Lione prova a scuotersi ma complice un centrocampo roccioso dei viola, soltanto Benzema costringe Frey all'intervento. Quindici minuti e Puel è costretto al cambio, mandando in campo Ederson e richiamando Govou. Dainelli abbatte Benzema al limite dell'area, ma Juninho Pernambucano non trova l'angolo sulla punizione conseguente e il tecnico del Lione prova la carta Picquonne richiamando Fred. E' lui ad accorciare le distanze, ma sul gol francese pesa la posizione di Zauri che rimane a terra mentre Benzema appoggia a Piquonne il pallone facile facile da depositare in rete. Il difensore viola rimane a terra e sull'azione dei francesi l'arbitro fa continuare proprio come fece in occasione di Olanda-Italia. Ancora una volta, il suo giudizio lascia perplessi, il comportamento dei francesi no. Ne approfittano, certo, ma con la scaltrezza di chi non ha voluto gettare fuori il pallone con un uomo a terra. Complimenti....L'effetto, comunque, è quello di scatenare i gialli di Puel. Frey si deve superare in due occasioni riuscendo a respingere i bolidi da fuori. Purtroppo, però, l'uomo in più del Lione stasera si chiama Frojdfeldt e sulla punizione inventata a cinque minuti dalla fine Benzema, ben pescato da Juninho, trova il pareggio beffa. Finisce così l'esordio, positivissimo, della Fiorentina. Con i viola autori di una grandissima prestazione e che, soprattutto, meritavano ampiamente di vincere. Non fosse stato per le invenzioni dell'arbitro Frojdfeldt, sicuramente il migliore in campo nella formazione del Lione, stasera Firenze si godrebbe i primi tre punti della nuova Champions League.