CHE SERA' SERA'
Finisce tra la delusione e le lacrime di chi, come tutti questi ragazzi, speravano in un epilogo migliore. Con gli occhi persi nel vuoto di Bittante e la delusione di Seferovic. Il sudore di Taddei e il viso, stravolto, di Iemmello. Un Carraro in versione idolo-trascinatore ed un Matos tanto talentuoso quanto fumoso. Finisce 6-7 dopo i calci di rigore con un Varese distrutto ed una Fiorentina incapace, nel momento clou, di raccattare ogni tipo di forza (fisica e nervosa) per segnare quel "golletto" che avrebbe mandato in orbita i ragazzi di Mister Buso.
Poi i rigori, gli errori di Iemmello e Seferovic e la felicità dei ragazzi del Varese che, tra l'altro, se la sono meritata. I rigori danno e i rigori tolgono. E come domenica avevano regalato gioie, stasera dispensano dolori. Eppure un po' di amaro resta, nella bocca dei tifosi e nella bocca dei giocatori. Perché, in triplo vantaggio numerico per più di mezz'ora, qualcosa poteva essere fatto meglio.
La partita scivola via tra il nervosismo e alcune buone giocate dei viola, sempre però frutto di invenzioni individuali. Vedi la grandissima azione di Carraro nel primo tempo, oppure la buona combinazione Seferovic-Iemmello nel secondo. Però in queste fasi finali il gioco si è visto poco: ieri con l'Atalanta, oggi col Varese si sono visti molti lanci lunghi sperando nei campioncini d'attacco che, dopo la grande stagione, hanno un po' tutti giustamente tirato il fiato.
Da adesso, questi ragazzi, sono in vacanza ed in attesa di capire il loro destino. Alcuni di loro resteranno in Primavera, altri saliranno in prima squadra a rinforzare (magari anche con un po' di entusiasmo per questa maglia) la rosa di Mihajlovic, altri ancora andranno a fare esperienza e giocare. Perchè, una cosa è certa, molti hanno grandissimo mercato e la società dovrà ponderare bene i prossimi step per non rischiare di veder appassire queste "pianticelle".
Resta però l'amarezza per un remake della Finale di Coppa Italia con la Roma mancato. Resta l'amarezza per la stanchezza che, loro malgrado, questi ragazzi hanno dimostrato dopo le cinquanta partite in stagione. Resta però anche la stessa grande annata condotta da questi ragazzi: semifinale Scudetto, finale del Torneo di Viareggio e soprattutto Campioni di Coppa Italia. Una stagione comunque da protagonisti assoluti di tutti i tornei Primavera non si cancella con una o due partite sottotono. Complimenti a tutti, davvero. Perché sarà quel che sarà, da tempo una tifoseria non si infervorava così tanto per una Primavera. E da tempo non si vedeva, in una partita dai contorni quasi epici, una squadra (il Varese) applaudita dai tifosi avversari e sconfitti (i Viola).