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CHI DIETRO AL CHOLITO?

di Andrea Giannattasio

C’era da aspettarselo che prima o poi il nodo attaccante sarebbe venuto al pettine. E ieri, in occasione del ko della Fiorentina a Napoli, la questione relativa al vice Simeone è tornata prepotentemente d’attualità. Sembra infatti chiaro che quando il Cholito non gira, difficilmente Pioli ha le risorse necessarie (e di pari livello) in panchina da poter sfruttare per cambiare il senso della partita.

Ieri, poi, la situazione era complicata dal fatto che oltre ad un argentino a mezzo servizio (stanco per gli impegni con la Nazionale e per di più annullato da un maestoso Koulibaly, che forse meritava qualcosa più di un giallo a metà del primo tempo dopo una manata allo stesso Simeone), mancavano i due giovanissimi attaccanti provati per tutta l’estate al posto dell’ex Genoa (Vlahovic non era al top ed è stato dirottato in Primavera mentre Graiciar è ancora alle prese con i postumi dell’affaticamento alla coscia destra).

Un problema di non poco conto in casa Fiorentina, dove evidentemente Mirallas non riesce ancora a dare garanzie da centravanti (nel corso dello stop del campionato Pioli nelle segrete stanze del centro sportivo lo ha a lungo provato in quella posizione, come una sorta di “falso nueve”) e dove l’intenzione del tecnico e direzione sportiva è quella di dare il più possibile fiducia ai due baby vice-Gio (37 anni in due). La speranza dei tifosi dunque è che Simeone torni presto in forma, a cominciare dalla delicata trasferta di Genova contro la Samp, primo vero scontro diretto per il treno Europa.