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CHI DIFENDERÀ I PALI DELLA FIORENTINA? L'ESTATE TRA VOCI DI MERCATO, CONFERME E SCOMMESSE

di Jacopo Mannina

Come ogni estate che si rispetti, il tema del portiere della Fiorentina riaffiora come un tormentone estivo che recita, più o meno, lo stesso ritornello: arriverà dal mercato un nuovo titolare per difendere i pali? Dopo alcune settimane in cui l’attenzione dei tifosi viola si è concentrata sul mercato di altri ruoli, come il centrocampo, dove finalmente Pradè sta concludendo delle operazioni - leggasi Colpani e tutti i nomi accostati con insistenza alla mediana, come Tessmann e McKennie - complici le non eccezionali prestazioni dei portieri in queste prime due uscite inglesi, la questione sull’estremo difensore è tornata di moda con alcune voci di mercato che vedono alla finestra, per esempio, il nome di Musso dell’Atalanta. Sia Terracciano che Christensen, infatti, non hanno mostrato sicurezza nei gol subiti contro Bolton e Preston.

La sicurezza - È vero, il tormentone estivo è sempre lo stesso e recita: chi arriverà come portiere titolare della Fiorentina? Ma il club viola un numero 1 affidabile già ce l’ha e si chiama Pietro Terracciano. Capace di “far fuori” in ordine Dragowski, Gollini e Christensen, il miglior giocatore della scorsa stagione secondo FirenzeViola.it, a marzo scorso era il 5° miglior portiere per gol evitati in Europa. Una maturazione quella di San Pietro che è passato da essere un portiere che dà sicurezza a una saracinesca capace anche di miracoli. L’età però avanza e il classe 1990 ha anche mercato in Italia, con il Genoa che ci aveva fatto un pensiero. Questa finestra estiva potrebbe essere l’ultima per poter monetizzare una cifra considerevole su un’eventuale vendita. In caso contrario, il n. 1 viola potrebbe rimanere, vedremo se con un ruolo di primo piano fin dai blocchi di partenza della prossima stagione o come prima riserva in caso di arrivo di un nuovo portiere, e vedremo se farà fuori pure lui.

Il rimandato - Non una stagione da incorniciare, la prima col giglio sul petto per Oliver Christensen, che ha dovuto fare i conti anche con degli infortuni che l’hanno limitato. Se per Terracciano l’errore contro il Bolton può essere un’eccezione, per il danese l’indecisione in uscita contro il Preston sembra una conferma del copione delle sue partite in maglia viola, dove non ha saputo fornire quella sicurezza tra i pali. L’investimento l’estate scorsa fu oneroso, non proporzionato alle presenze. Vedremo se ci sarà dunque un’opportunità di rilancio con Palladino che potrebbe concedergli più spazio o se la Fiorentina cercherà di monetizzare anche con lui, aggregando invece al gruppo un altro portiere che possa mettere in discussione seriamente le gerarchie.

La scommessa - Era il 25 ottobre 2015 quando l’ex allenatore della Fiorentina Sinisa Mihajlovic ebbe il coraggio di lanciare un giovanissimo Donnarumma in un Milan-Sassuolo che passò alla storia. Tutt’altro valore aveva il match nel quale, più o meno con la stessa età di chi poi divenne il campione d’Europa con l’Italia, esordì Tommaso Martinelli, nel recupero di campionato contro l’Atalanta a campionato concluso. Eppure il giovane portiere fiorentino, primo 2006 ad esordire come titolare in Serie A, potrebbe essere la nota pronta a sbaragliare le carte dell’assetto portieri con un ruolo ancora da definire. Per il momento l’ipotesi di un prestito per farsi le ossa in un altro club che potrebbe garantirgli la titolarità non sembra prendere piede. Un cantiere aperto dunque quello di chi indossa i guanti in maglia viola, che potrebbe riservare sorprese nel mese di agosto.