CHI PARTE E CHI RESTA
L'incertezza regna sovrana, e non solo perchè Corvino sa benissimo giocare a carte coperte. Di questi tempi, poi, stilare qualsiasi previsione finale si fa praticamente impossibile, di conseguenza anche immaginare cosa accadrà subito dopo la fine del campionato diventa esercizio assai complesso.
Certamente un nuovo allenatore sarà chiamato a plasmare una nuova squadra, ma quanti di coloro che oggi si ritrovano in bilico sono destinati a restare? Perchè un conto è ritrovarsi un riscatto più o meno obbligatorio come capitato con i vari Sanchez, Cristoforo o Maxi Olivera, un altro valutare i cosiddetti diritti di riscatto.
E' in particolare il caso di Tello, il cui futuro non appare ancora ben chiaro, ma anche di altri elementi come Milic che non hanno impressionato o come De Maio che di fatto non ha mai trovato spazio. E ancora di giocatori per i quali il mercato potrebbe offrire opportunità importanti (ma i viola faranno di tutto per trattenere Bernardeschi) tanto più se Corvino vorrà poi reinvestire quanto incassato sul mercato.
Dalle cifre che la Fiorentina si augura di incassare di fronte alle eventuali partenze di Kalinic, Ilicic o Badelj agli addii pressochè scontati come quello di Gonzalo Rodriguez il passo è tanto breve quanto incerto. Perchè prima sarà necessario capire che stagione attenderà la Fiorentina e poi chi la guiderà. Solo a quel punto sarà possibile farsi un'idea più chiara di chi parte e di chi resta.