CHI VUOL ESSERE BRACCETTO?
Per alcuni è un termine volgare, quasi cacofonico, per altri non è altro che un 'tipo di nuotata, nella quale si portano alternativamente fuori dell'acqua le braccia, la testa è tenuta alta e le gambe battono ad ogni singola bracciata'. Per tanti tifosi fiorentini sarà una parola con cui iniziare a prendere confidenza nei prossimi giorni. Perché in un mondo di difese a tre, il bene più prezioso rimane quello. Il braccetto, inteso come esterno della difesa a tre. Perché di sinonimi ancora non ce ne sono - al limite, si può aggirare la pronuncia di quella che da molti è considerata una parolaccia parlando di centrale di destra o centrale di sinistra -. Insomma adesso che la moda è arrivata anche a Firenze, dalle parti del Viola Park non si fa che parlarne - e cercarli-. La Fiorentina e Palladino bramano nuovi adepti per la difesa a tre, anche perché il conteggio per adesso è impietoso: quasi fuori Milenkovic, ancora oltre oceano Quarta causa festeggiamenti post- Copa America, a roster rimane solo Luca Ranieri, un centrale - per adesso - senza bracc(ett)i.
E quindi, in attesa di un mercato che dovrà portare almeno due-tre rinforzi in difesa, iniziano i casting per il nuovo ruolo. Nelle vesti di un Gerry Scotti declinato al mondo del pallone, Palladino è protagonista di questo format volto a trovare calciatori adattabili in difesa, con allenamenti ad hoc per trasformare calciatori abituati alla linea a quattro in un'altra creatura - perché dalla difesa a quattro a quella a tre cambiano dettami, convinzioni e movimenti. Gli esperimenti sono stati fatti già nella prima settimana e si sono visti anche nel test con la Primavera, con Kayode e Biraghi ai lati di Ranieri, ma continueranno includendo anche ex Primavera come Krastev e Lucchesi, con quest'ultimo reduce da un anno di apprendistato con la Ternana nel regno delle difese a tre, la serie cadetta. Dei due adattati invece, difficile che Palladino si privi delle ruote motrici di Kayode sull'out di destra, mentre per Biraghi....potrebbe forse essere questa la soluzione d'emergenza. Anche per dare più spazio a Parisi, che avrebbe la titolarità della sinistra, il capitano viola può essere riciclato come 'braccetto' di sinistra. Tra i remix tattici dettati dall'emergenza, i pochi curiosi accorsi a Bagno a Ripoli hanno anche assistito a un Rolando Mandragora declinato anche lui in difesa, ma come centrale.
Insomma, il nuovo tecnico sta cercando di rigirare un cubo di rubik a cui sembra mancare almeno una faccia. E quindi ad oggi, la prossima super-sperimentale versione della Fiorentina (da ammirare venerdì con la Reggiana), potrebbe vedere sempre Ranieri centrale, e uno tra Krastev e Lucchesi (favorito il primo, poiché l'ex Ternana è mancino di piede) insieme a Biraghi a completare il tridente davanti alla propria porta. In attesa che - o con l'anticipo dell'operazione Valentini, o con lo sbloccarsi della trattativa per Pongracic - al Viola Park possa arrivare, già dai prossimi giorni, un nuovo 'braccetto', o per essere volgare, 'little-arm'.