"CHIEDO SCUSA. NON MI RIFERIVO AI TIFOSI. GIOCA CERCI"
E' la vigilia di Fiorentina-Juventus. Si comincia con un commento alle famose dichiarazioni di Mihajlovic alla Gazzetta: "Non ho mai nominato i tifosi nell'intervista. Non mi riferivo ai tifosi, non mi permetterei mai, perchè ai tifosi è permesso tutto. Forse mi sono espresso male, ma in questo caso non mi sento di aver sbagliato. C'è stata una cattiva interpretazione. Quando parlo uso spesso espressioni colorite. Io sono così, però non sono maleducato. Parlavo di noi, della squadra, che non riusciamo mai a vincere contro una grande. Io parlavo delle mie sei partite che ho giocato contro le grandi. Qualcuna buona, altre meno, e con parecchie abbiamo perso per un solo gol di scarto. Ripeto: non mi riferivo ai tifosi, al pubblico, mi riferivo a noi stessi. E anche a qualche giornalista che mi chiedeva perchè il Lecce batte la Juve oppure il Cesena batte il Milan (è successo in questo campionato ndr.) e noi invece non battiamo mai una grande. Poi voglio chiarire l'equivoco della frase sul fatto che mi sentirei solo (sempre riferito all'intervista sulla Gazzetta ndr.). Non è vero, io ho sempre sentito la fiducia della società, non mi sento assolutamente solo, Spesso, anzi, mi hanno chiamato nei momenti di difficoltà per tirarmi su."
Sulle dichiarazioni di Mutu, stavolta rilasciate a Stadio: "Io non gli chiedo di vincere le partite da solo. Gli chiedo di giocare come sa. So bene che nel calcio si vince in 11 e si perde in 11. Come ha detto Delio Rossi su Pastore... Mutu non deve essere la ciliegina sulla torta, ma l'ingrediente sulla torta. Le dichiarazioni di Mutu sul mio carattere? (Mutu ha detto che Mihajloivic è uno che dice le cose in faccia, che è molto diretto ndr.): "Il mio carattere è questo, sono diretto, sincero. Se volete faccio le conferenza stampa da "pretino", ma io non sono così. Io se ho qualcosa da dire lo dico. Se volete non dico più parolacce, non dico più niente, ma non mi piace, non sarei me stesso."
Sulla partita con la Juve: "So quanto significhi questa partita per la città di Firenze e per i tifosi. Giocheremo all'attacco per vincere. Peccato l'infortunio di Santana, ma noi andremo in campo per vincere, lo posso assicurare. Bisogna anche vedere quando incontri le squadre avversarie, e in che momento. La Juve arriva da tre vittorie consecutive, noi abbiamo tutt'ora degli infortuni. Perciò dico: partita molto difficile, ma noi giocheremo all'attacco. Entrambe le squadre hanno grandi motivazioni, e tutti i giocatori che scenderanno in campo daranno il massimo. Se considero Fiorentina-Juve la gara dell'anno? E' come un derby, ma se uno vince o perde non condiziona del tutto la stagione. Certo sono tre punti importantissimi."
Sull'ambiente di Firenze alla vigilia della partita con la Juventus, e sul rischio-motivazione delle ultime sei partite: "Noi abbiamo speso molto a livello nervoso quando ci siamo trovati in fondo alla classifica. Dobbiamo capire anche i giocatori, ma posso assicurare che in queste ultime sei partite tutti noi daremo il massimo. Io vedo i ragazzi in allenamento: sono determinati, concentrati, non succederà quello che è successo l'anno scorso. Sopratutto con la Juve. Se farò un fioretto per la vittoria? Io no, li fa mia moglie. Quando spera di vincere si toglie la pasta, i dolci, fa questi sacrifici quà. Certo, fa bene alla linea.
Sulla forza della Juventus: "Con la Juve siamo simili. Anche loro sono stati condizionati dagli infortuni, sennò come rosa potevano stare tra le prime tre del campionato. Certo era meglio incontrarla tre settimane fa. Buffon e Del Piero? Fanno la differenza, non se ne offenda Storari. Buffon è sempre il numero uno."
Sull'impiego di Cerci dal primo minuto: "Cerci gioca con la Juve, ma non dietro le punte. Giocherà esterno."