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CHIESA, ASTORI UNA TRAGEDIA, E.L. COI VIOLA? UN OBIETTIVO

di Redazione FV

Giornata di conferenza stampa per l'attaccante della Fiorentina Federico Chiesa. L'esterno viola, convocato in questi giorni a Coverciano con la Nazionale maggiore di Gigi Di Biagio, ha preso la parola quest'oggi nell'aula magna del centro tecnico azzurro per parlare della sua prima chiamata con l'Italia A, che venerdì affronterà in amichevole l'Argentina e martedì prossimo l'Inghilterra. Spazio anche per il dramma vissuto a Firenze con la scomparsa di Davide Astori. Queste le parole di Chiesa.

Se pesa etichetta del predestinato: "No, non mi sento un predestinato, io penso al campo: penso che col duro lavoro si possano raggiungere obiettivi importanti, io do il 100% in allenamento e mi ritrovo qui per quanto ho fatto in queste ultime stagioni".

Sulla morte di Davide Astori: "Non ci sono parole quello che è successo, sicuramente è stata una tragedia immensia e improvvisa che ha colpito lo spogliatoio della Fiorentina e della Nazionale. Asto per me è stato un compagno importantissimo, mi ha aiutato ad inserirmi e a giocare coi più grandi, coi suoi consigli. Mi manca tantissimo ma dopo questo periodo difficile dobbiamo reagire soprattutto per lui perché era questo che voleva: vedere ragazzi che si impegnano sempre".

Su come tenere i piedi ben saldi: "L'allenamento è importante, tutto il resto deve restare fuori dal campo: solo l'allenamento determina chi sei. Grazie ai consigli dei miei genitori sono qui".

Su Cutrone: "Patrik ha fatto vedere cose importanti: ha un futuro splendido davanti a sé, è forte e ha tanta grinta. E' una punta con grandi potenzialità. Io devo ancora migliorare tanto perché a soli 20 anni devo dimostrare il mio valore e crescere in tante situazioni, soprattutto su come stare in campo: essere qui oggi è molto importante".

Se aiuta avere il padre calciatore: "Avere avuto un padre così non è stato un peso ma è stato fondamentale. Mi ha dato i consigli giusti per arrivare dove sono ora".

Su cosa pensa di essere migliorato: "Insieme a mister Sousa ho imparato tanto a livello tecnico-tattico, ora con Pioli so gestire meglio la fase d'attacco e quella difensiva in modo migliore".

Sulla sua evoluzione tattica in futuro: "Adesso non ci sto nemmeno a pensare tanto: sono a disposizione degli allenatori che mi allenano, non sta a me dire cosa farò in futuro: io devo solo dare il 110%".

Sull'eliminazione dell'Italia con la Svezia: "Da tifoso guardando la partita mi sentivo italiano: è stato triste vedere un'eliminazione del genere, sarà strano quest'estate vedere l'Italia non al mondiale. Non ho paura né pressioni su questo nuovo ciclo".

Sul sogno azzurro: "Il mio sogno adesso è quello di esordire con la maglia della Nazionale".

Sui suoi obiettivi in viola: "Sicuramente sarebbe un bell'obiettivo arrivare in Europa, il mio pensiero coi viola è dare il massimo in campo".

Su quanto è stato importante partire dalle Nazionali giovanili: "È stato importante per la nostra crescita essere stati chiamati prima, per imparare al meglio cosa voglia dire indossare la maglia azzurra e lottare per il proprio Paese".

Su giocare contro Messi: "Rappresenta il calcio mondiale, è un giocatore senza difetti: ho già avuto l'emozione di giocare al Bernabeu contro CR7 ed è stata già allora un'emozione, sarò incredulo di vedere la Pulce... col quale gioco solo alla play".