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CHIESA, Il ragazzo gioca bene e Firenze sogna

di Pietro Lazzerini

La standing ovation del Franchi nell'ultima partita contro il Napoli è il perfetto coronamento di un'evoluzione che lo sta portando ogni giorno di più ad avvicinarsi al calcio dei grandi. Stiamo parlando ovviamente del giovane Federico Chiesa, figlio d'arte di casa Fiorentina che ha conquistato tutti con la sua umiltà, la sua determinazione e soprattutto con il suo evidente talento. Paulo Sousa se ne era accorto in tempi non sospetti, dall'estate scorsa per l'esattezza, quando decise di toglierlo dal mercato pur di averlo a disposizione nel corso della stagione. Il tecnico portoghese si spinse anche oltre, dichiarando che sarebbe stato il futuro capitano viola. Quando lo schierò titolare contro la Juventus alla prima di campionato, tutti pensavano che fosse impazzito e in molti avevano paura che potesse bruciarsi, ma grazie al lavoro, il talentino gigliato è riuscito a ritagliarsi più spazio di quanto chiunque si sarebbe immaginato ad agosto. Nelle ultime settimane del 2016, ha addirittura superato Cristian Tello nelle gerarchie, un pupillo di Sousa, un canterano del Barcellona. La strada percorsa dai campini della Settignanese sotto l'attenta guida di Kurt Hamrin, fino al Centro Sportivo viola è stata lunga, con un nome pesantissimo sulla schiena ma senza timore reverenziale verso di esso. "Il ragazzo gioca bene" è stato il coro intonato dalla Fiesole dopo il pareggio contro la squadra di Sarri e la speranza è quella che, dall'assit a Kalinic contro il Sassuolo e dal gol messo a segno in Europa League, possa iniziare una grande carriera, che segua le orme del padre e che magari, possa clamorosamente anche superarla.