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CHIESA, ROCCO VUOLE COSTRUIRE UN GRANDE CLUB. L'EUROPEO E MESSI...

di Redazione FV

Dopo un lungo, lunghissimo silenzio, la parola a Federico Chiesa. Molto sorridente, il numero 25 della Fiorentina si è concesso ai microfoni di ViolaChannel per una chiacchierata, nel corso della quale sono stati affrontati vari temi. Ecco quanto detto dal classe '97 viola nella prima parte pubblicata dai canali ufficiali del club: "Entrare al Franchi e vedere i 1° gennaio 8.000 tifosi è stata un'emozione incredibile, nessuno se lo aspettava: stiamo vivendo un momento non facile soprattutto per la classifica ma la vicinanza dei tifosi l'abbiamo sentita: vogliamo fare bene per noi stessi e per loro".

Su condizione fisica: "Vengo da un brutto infortunio alla caviglia e volevo recuperare subito: le vacanze ci saranno dopo ma adesso penso solo alla Fiorentina. Voglio aiutare la squadra, il mister e la città a risalire la classifica, tutti ci meritiamo ben altro, compreso il presidente".

Sugli Europei in estate: "Se sarò convocato sarà un grande traguardo ma prima devo conquistarmi la chiamata facendo bene in maglia viola".

Se ha parlato con Commisso: "Sì ci ho parlato spesso e a lungo, Rocco è veramente una persona straordinario e me lo ha fatto sentire bene nelle ultime chiacchiarate del 2019: ho parlato anche con Barone e Pradè e siamo tutti felici e vogliamo il meglio della Fiorentina".

Su Beppe Iachini: "Fin dai primi allenamenti il mister ci ha voluto insegnare le prime cose tattiche che vuole, come vuole approcciare la partita e ci ha aumentato gli allenamenti: lui crede nel lavoro duro come me, speriamo di fare bene insieme per il resto della stagione".

Sulla vittoria a Bologna nel 2018: "Anche in quel periodo venivamo da brutte partite: feci un bel gol che aiutò la squadra a vincere e ad uscire da una brutta situazione di classifica. Speriamo di far bene lunedì anche se sarà una partita differente perché il Bologna è una buona squadra, ben preparata da Mihajlovic. Sarà una battaglia ma noi vogliamo andare là per fare punti".

Su Ribery: "Lo tifavo già prima che giocassimo insieme, quando era al Bayern e guardavo le sue partite e le sue finali: è stato battuto per poco al pallone d'oro e averlo con noi è fantastico. Anche ora che è infortunato vuole stare vicino a noi: questo fa capire che è un campione totale, e fuori dal campo è una persona fantastica. Abbiamo legato molto con lui perché ci dà anche tanti consigli".

Su Firenze e il suo rapporto con la città: "È un posto bellissimo, mi capita spesso di uscire e fare delle belle passeggiate: ho tanti amici qui e anche la mia ragazza è di qua. Spesso ci porto a spasso il mio cane... è tanto che sono qua e vivo la città a pieno. Durante la settimana non mi piace tanto uscire, preferisco riposare e stare in casa per curare me stesso anche con l'alimentazione".

Sul nuovo centro sportivo: "Mi è capitato da piccolo di fare il raccattapalle e già lì era un'emozione stare a pochi passi dai campioni: vedere davanti uno che ce l'ha fatta è una motivazione in più, ti dà un'emozione incredibile".

Sulla Nazionale: "Siamo una squadra molto forte, abbiamo un allenatore fantastico. Roberto Mancini ci ha insegnato molte cose nell'ultimo periodo. Ci ha insegnato come giocare: facciamo molto possesso palla e giochiamo con molta intensità. Abbiamo visto che siamo cresciuti dal punto di vista del gioco. E i risultati che abbiamo ottenuto lo dimostrano. La qualificazione ottenuta e le molte vittorie conquistate nel girone dimostrano che siamo una squadra molto forte. Agli Europei possiamo fare bene, ma devo impegnarmi per poter essere convocato. Le mie prestazioni con la Fiorentina da qui alla fine della stagione dovranno essere convincenti".

Sulle avversarie all'Europeo: "La Francia, vincitrice dell'ultimo Mondiale, è molto forte. Poi c'è il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Sarà molto difficile vincere".

Sulla Serie A: "E' un campionato molto tattico. Bisogna prepararsi molto bene tatticamente prima delle gare. Ed è quello che vuole il nostro allenatore, essere tatticamente perfetti. Non sbagliare nulla durante la partita, essere sempre sul pezzo perché il singolo errore può costare caro. Forse nel campionato spagnolo c'è meno tattica e più possesso palla. In Premier League si corre molto, ci sono molti più duelli individuali. In Italia noti subito quando guardi una partita che la tattica è l'aspetto predominante. Anche nell'aiutare gli attaccanti e nello sviluppo di un'azione offensiva l'aspetto tattico è molto importante. Si applica alla fase difensiva quando sia arretra e nella postura del corpo quando si lotta. Nei primi allenamenti con il nostro allenatore, abbiamo trascorso diverso tempo a imparare come stare sul campo".

Sugli avversari in Serie A: "In tutte le squadra di A ci sono buoni difensori, difficili da saltare. Per un attaccante giocare in Italia è più difficile. Penso a Chiellini, Alex Sandro o a De Vrij, Skriniar sono difficili da affrontare".

Su chi vorrebbe affrontare: "Messi. Non ho mai avuto la possibilità di affrontarlo perché quando ho giocato contro l'Argentino a Manchester, al mio esordio in Nazionale, lui non ha giocato, è rimasto in panchina. Spero in futuro di poter affrontarlo. E' il mio sogno".

Sulla società: "Per noi è una sensazione incredibile, perché Rocco ha voluto acquistare la Fiorentina e ha investito sulla Viola. E l'ha dimostrato acquistando il terreno di Bagno a Ripoli per costruire il nuovo centro sportivo. E' una delle tante cose positive che ha fatto da quando è arrivato. Vuole costruire un grande club. E' venuto qui con l'intenzione di investire, ora anche sul nuovo stadio. Questo serve anche a riportare in alto la Serie A. Quando mio padre giocava, tanti giocatori forti e al top volevano venire in Italia. Spero che questo possa accadere di nuovo in futuro".

Sul video in collo al babbo Enrico: "Questo l'ho visto un paio di volte. Me l'hanno fatto vedere tante volte perché girava sui social. Mi fa sorridere il fatto che adesso sono riuscito a realizzare quello che sognavo fare da bambino, ovvero fare gol con la Fiorentina al Franchi. E anche ripercorrere la strada di mio padre. Mio padre è stato un grande campione. Ho guardato molti sui video su Youtube. Lui queste cose non te le dice, è quasi un segreto su come calciava. Quando venne alla Fiorentina fece 22 gol, fu capocannoniere della Fiorentina. Io spero di arrivare almeno a doppia cifra. Per arrivare a quei numeri bisogna lavorare tanto".

Sul video della serpentina in Primavera in un Juventus Fiorentina: "Non avevo mai vinto a Vinovo con la Juventus. Quell'anno era il primo anno di Serie A e il mister per darmi minutaggio mi mandò in Primavera e ricordo che andai con una voglia di vincere incredibile. Mi ricordo che con i miei compagni c'era un affiatamento fantastico. Fu davvero emozionante vincere anche con mister Guidi. E' stata un'emozione bellissima".

Sull'abbraccio col fratellino raccattapalle dopo il gol: "Questa scena è stata quasi premeditata. Sapevo che mio fratello quella sera era fare il raccattapalle ma non sapevo in che punto preciso era. Gli dissi che se avessi fatto gol sarei andato ad abbracciarlo. Dopo aver fatto gol lo cercai per tutto il campo con i miei compagni che correvano dietro di me per abbracciarmi ma io cercavo solo lui. Lui gioca in U16 ed è allenato da Donadel con cui ho avuto il piacere di fare qualche allenamento in Primavera. Sono andato a vedere anche qualche allenamento, sono veramente forti".

Sul primo gol in Serie A: "Quando ho segnato non sapevo che fare. Mi ricordo perfettamente l'abbraccio di Vecino che mi disse "è tutto tuo". Le scarpe di quella partita ce l'ho in bacheca a casa".


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