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CHOLITRIS

di Tommaso Loreto

Era da due partite consecutive che la Fiorentina non arrivava al novantesimo minuto con tutti gli effettivi in campo. Questo per dire che c'è modo e modo di giocarsela in dieci contro undici, e il Napoli visto ieri al Franchi era molto più simile alla Fiorentina di Reggio Emilia che non a quella arrembante vista contro la Lazio. Dunque è chiaro che l'espulsione in avvio di gara di Koulibaly ha facilitato le cose agli uomini di Pioli, ma è altrettanto vero che i viola hanno saputo sfruttare al meglio la superiorità numerica e una diversa condizione psicologica. 

Perchè se dall'inizio il Napoli ha palesato inevitabili crisi di fiducia dettate dalla vittoria della Juve e dall'espulsione dopo appena 7 minuti, dall'altra parte la Fiorentina ha sbagliato pochissimo. In difesa con Laurini e Biraghi capaci di innescare adeguatamente Simeone (il primo lancia il Cholito poi steso da Koulibaly, il secondo offre l'assist dell'uno a zero) e con Milenkovic e Pezzella mai in affanno al cospetto del tridente partenopeo. Nel centrocampo, poi, Benassi è praticamente ovunque e oltre al solito dinamismo di Veretout torna la doppia fase di Badelj che tanto bene fa a questa squadra.

L'attacco, invece, merita un discorso a parte. Nel primo tempo Simeone è indemoniato, rincorre ogni pallone, e dopo aver ridotto il Napoli in dieci il gol dell'uno a zero sembra la giusta ricompensa. Che al Cholito faccia bene segnare diventa ancora più evidente nella ripresa, quando in contropiede copre tutti gli spazi e soprattutto diventa cattivo sotto porta. Con il tocco sotto misura del 2-0 e poi con la finalizzazione del 3-0 dopo l'assist di un Chiesa partito malino e cresciuto alla distanza. La prima tripletta in viola di Simeone è qualcosa di prezioso, su cui costruire il futuro

Un po' tutta la gara della Fiorentina merita la giusta sottolineatura anche per il messaggio lanciato al campionato. Non solo un k.o. a quel Napoli che in stagione non aveva mai perso in trasferta (l'ultima volta c'era riuscita la Juventus nell'ottobre del 2016) ma anche un avvertimento ad Atalanta, Milan e Sampdoria ieri vittoriose. Contando lo scontro diretto tra bergamaschi e rossoneri, e l'ultima giornata che vedrà i viola di scena a San Siro, le speranze di salire sul treno dell'Europa League restano intatte.

A confermare che oltre ad essersi tolto lo sfizio di battere Roma e Napoli questa Fiorentina ha ancora tutte la carte in regola per sognare di tornare a giocare di giovedì sera. Con un Simeone così, del resto, tutto è possibile.