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CIAK, SI GIRA

di Andrea Giannattasio

La rinascita della Fiorentina passa dai piedi di Borja Valero. Lo dicono i numeri, lo dice l'andamento della squadra viola nella scorsa e nell'attuale stagione. Senza lo spagnolo, infatti, i ragazzi di Montella in due anni hanno vinto soltanto una partita (peraltro in Coppa Italia, nella recente semifinale contro l'Udinese), pareggiando e perdendo tutte le altre. Il mese di marzo, dopo le scellerate decisioni di Gervasoni, ne è la riprova: due parite e due ko. Due gol subiti, zero segnati. Il peggio del peggio. Il rientro dello spagnolo però è alle porte e si concretizzerà proprio nella partita più importante della stagione. Nonostante la nascita della piccola Lucìa proprio oggi, Borja dopodomani partirà regolarmente per Torino dove il giorno dopo affronterà nel primo round europeo (il secondo della settimana) la Juventus. Una notizia eccellente per Vincenzo Montella, costretto ieri a disegnare un centrocampo ex novo non certo impreziosito - almeno nel primo tempo - dalle prestazioni di Anderson (assente giovedì per la sua mancata iscrizione alla lista Uefa) e David Pizarro, che dopo i 60' dello Stadium rischia seriamente di partire dalla panchina contro Pirlo e compagni.

Già, proprio Andrea Pirlo sarà il pericolo maggiore da cui si dovranno guardare i viola. Nella gara di campionato nella passata stagione a Torino, la Fiorentina si presentò al cospetto della Vecchia Signora con l'intenzione di creare una vera e propria gabbia attorno al regista bianconero, con il risultato, però, di andare al riposo al 45' sotto 2-0. Ieri, contro la Fiorentina, Conte ha tentato di sopperire all'assenza del nazionale azzurro con Marchisio e Pogba (un esperimento sicuramente ben riuscito ma che a lungo andare ha permesso ai viola di ottenere il controllo del centrocampo portandoli nel finale di gara ad un centimentro dal pareggio) ma giovedì potrà nuovamente contare sul metronomo di Brescia. Borja Valero contro Pirlo non sarà solo una delle chiavi più importanti della sfida di Torino ma sarà anche una sfida tra registi d'alta scuola. E dato che siamo da poco reduci da un periodo di Oscar, non poteva essere altrimenti. Chi si aggiudicherà l'ambita statuetta d'oro?