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CIAO MILAN

di Tommaso Loreto

Si chiude l'esperienza in viola di Milan Badelj. A confermarlo è direttamente Pantaleo Corvino, che a margine del premio ricevuto al "Football Leader" ha fatto sapere che il centrocampista croato non è intenzionato a rinnovare (esattamente come nel caso di Sportiello che non sarà riscattato). L'offerta da circa 1,5 milioni per 4 stagioni ha fatto a lungo traballare Badelj, che già di suo aveva riflettuto sull'eventualità di restare a Firenze per continuare a indossare la fascia da capitano. 

Niente di tutto questo dopo attente e lunghe valutazioni, bensì un addio con più di una pretendente italiana che adesso resta alla finestra. Una scelta non necessariamente legata ai soldi e all'ingaggio, molto probabilmente più alto in quella che sarà la sua nuova squadra, ma sulla quale ha certamente pesato anche l'annata che Badelj e tutta la squadra hanno vissuto dopo la scomparsa di Astori. 

Col tempo, e con il suo modo di essere, Badelj era diventato un punto di riferimento per l'intero spogliatoio ma anche per la tifoseria. Lo stesso Pioli, che si era a più riprese augurato che potesse restare, adesso dovrà rivedere probabilmente le sue future idee tattiche, perchè un regista come Milan, in grado di dettare i tempi in quel modo, difficilmente sarà reperibile sul mercato, tanto più a cifre raggiungibili per gli standard viola. 

Dunque, alla fine, la sensazione è che la differenza l'abbiano fatta le prospettive e le motivazioni. Che, rapporto con la città a parte, spingono Badelj altrove, magari a giocare quella competizione europea che invece i viola potranno soltanto osservare anche nella prossima stagione. Un addio docile, lontano dalle burrascose separazioni di qualche anno fa, ma che certo adesso impone a Corvino di individuare il giusto sostituto del perno del centrocampo viola. E sulla carta non sarà certo un'operazione semplice.