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CINQUANTA PARTITE STAGIONALI, ZERO CON LA FORMAZIONE-TIPO

di Iacopo Barlotti

Facciamo un gioco. Torniamo alla scorsa estate, ai campetti sotto l'ombrellone, a quella che sarebbe dovuta essere la Fiorentina 2013/14. La formazione-tipo della squadra di Montella era la seguente:
(3-5-2) Neto - Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic - Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Pasqual - Gomez, Rossi.
Una formazione equilibrata, a lungo rodata in estate, potenzialmente devastante in attacco, basata sulla mentalità propositiva e mai rinunciataria grazie a un centrocampo tutto qualità. Una formazione che avrebbe potuto anche facilmente passare al 4-3-3, sia con gli stessi uomini sia grazie ad alternative di lusso come Ilicic, Joaquin, Mati Fernandez ed altri.

Adesso torniamo ad oggi. Otto mesi dopo, chiediamoci: quante volte abbiamo visto in campo il succitato undici? Ebbene, la risposta è 0 volte. Mai. La Fiorentina, nelle 49 partite disputate fino ad oggi in stagione (33 di campionato, 12 di Europa League, 4 di coppa Italia) non è mai riuscita a schierare la sua squadra titolare, la sua formazione tipo. Ci è andata vicina in un paio di occasioni: nella prima gara stagionale (Grasshopper-Fiorentina 1-2) quando però non c'era Pizarro e al suo posto giocò Ambrosini; e nella prima di campionato (Fiorentina-Catania 2-1), quando però rispetto alla formazione tipo c'era Compper e non Tomovic. Per il resto, né contro il Grasshopper al Franchi (Pepito Rossi fu lasciato a riposo), né a Marassi col Genoa (mancava Cuadrado), né contro il Cagliari (mancava Savic) Montella è riuscito a schierare il 3-5-2 di cui sopra. Poi, gli infortuni di Rossi e Gomez (insieme hanno giocato appena 257') hanno fatto il resto.

Insomma, sabato con la Roma sarà la 50esima partita stagionale, e per la 50esima volta non sarà la Fiorentina-tipo a scendere in campo. Inutile rimarcare ancora quanto la sforuna e gli infortuni abbiamo condizionato la stagione viola. E neanche se Rossi e Gomez dovessero farcela per la finale di coppa Italia Montella potrebbe schierare la sua formazione-tipo: perché il 3 maggio, a Roma, mancherà Cuadrado. E allora, forse, davvero, sarà per l'anno prossimo...