"CINQUE DOMANDE A..." ITALO CUCCI, Direttore e opinionista RAI
Italo Cucci nasce a Sassocorvaro (PU) nel 1939 e comincia la sua avventura giornalistica nel 58' con il settimanale "la Provincia". Nel 63' diventa giornalista professionista al "Resto del Carlino". Ha diretto tre volte il "Guerin Sportivo", due volte "Stadio" ed il "Quotidiano Nazionale" che racchiude le testate de "Il Giorno", "La Nazione" e, appunto, "Il Resto del Carlino". Le sue direzioni non si fermano quì e spaziano anche in altri sport: dirige, infatti, il mensile Master ed il settimanale Autosprint. Attualmente è direttore editoriale dell'agenzia di stampa Italpress e collabora alla RAI come opinionista del TG2, Sabato Sprint, Unomattina e RadioRai. Firenzeviola lo ha interpellato ponendogli alcune domande che spaziano dal panorama nazionale e internazionale a quello fiorentino. Le risposte? Tutte da leggere, tutte da gustare e rifletterci su...
CINQUE DOMANDE A...IL "DIRETTORE" ITALO CUCCI
1° domanda: Caro direttore, innanzitutto benvenuto sulle pagine di Firenzeviola.it. Approfittiamo della sua saggezza, della sua moderazione e le chiediamo: alla luce di quanto è successo sabato a Firenze dove è stata autorizzata inspiegabilmente dal CASMS la trasferta della tifoseria romanista per Fiorentina-Roma, partita notoriamente a rischio e per di più programmata incautamente in notturna, non sarebbe il caso (almeno per un periodo) di vietare definitivamente le trasferte e (propongo...) riempire i settori ospiti con i bambini delle scuole o con i piccoli atleti delle scuole calcio? E ancora: lei ha la sensazione che si voglia risolvere il problema della violenza intorno al calcio oppure sono solo parole senza costrutto?
Risponde Italo Cucci: "Mi dispiace ma temo che prima o poi il discorso delle trasferte dei tifosi dovrà essere affrontato in termini definitivi. E chiuso. Quello che è successo intorno a Fiorentina-Roma dimostra che non c'è norma legale che tenga: ormai esistono vere e proprie bande di teppisti che si annidano fra i veri appassionato di ogni squadra. Quella fra viola e giallorossi è faida antica, ma ogni giorno si legge di nuove violenze. Mi dispiace di non aver colto il messaggio di Berlusconi quando, vent'anni fa, prendendosi cura del Milan, disse che avrebbe voluto San Siro tutto per i tifosi rossoneri, impegnandosi a trasmettere nei cinema la partita per quelli che non potevano andare a Milano. Come sempre, idee rivoluzionarie. Penso che ci arriveremo..."
2° domanda: Si dice che il calcio italiano sia in crisi, superato da quello spagnolo ed inglese. Le chiediamo: non sarebbe più corretto parlare di crisi, nello specifico, delle squadre italiane di club dato che queste (e ancor di più le grandi squadre europee) sono composte da oriundi, africani, extracomunitarie pochissimi nazionali? (penso all'Inter ma anche al Barcellona, al Manchester United...) e poi vivaddio, l'Italia è pur sempre la nazionale campione del mondo!
Risp. - "E' stupido, e lo vado dicendo da tempo, che la colpevole assenza del Milan, l'immaturità della Fiorentina, gli errori dell'Inter di Mourinho, gli infortuni della Juve di Ranieri e la sfortuna della Roma di Spalletti abbiano favorito l'idea di una crisi globale del nostro calcio. Ho cercato di sintetizzare il problema, pur tentato di attribuire all'Inter la massima responsabilità del flop europeo: l'ultima volta che l'Inter ha vinto la Coppona (1965) ero giovanissimo, sentivo che Moratti non ne poteva più di aspettare e così ho spiegato l'addio a Mancini. Visto il risultato, sento che dovrei scusarmi con l'amico Mancio che ho maltrattato perché neppur lui riusciva a entrare nello spirito del torneo continentale. Vistgo il lavoro di Mourinho, peggio che mai...Credo che per affrontare gli squadroni inglesi (gli spagnoli possiamo tenerli a bada, come i
tedeschi) bisognerebbe attuare una preparazione fisica diversa, tale da garantire ai giocatori anche una adeguata forza psicologica. Li ho visti spaventati, i nostri, fossero Ibrahimovic, Totti, Del Piero, chi vi pare...Ci vorrebbero tanti Inzaghi, in giro: un vecchio ragazzo che cura meticolosamente la propria condizione fisica e mantiene una carica straordinaria...Proviamo a prepararci meglio per la prossima stagione."
3° domanda: Rimango sull'Italia: funzionerà il Lippi-bis a Sud Africa 2010? E lei porterebbe Cassano?
Risp: "Lippi è partito col piede sbagliato. Questa Nazionale mi piace poco, non raccoglie il meglio del campionato e punisce un cassano oggi in condizioni smaglianti. L'impegno azzurro l'avrebbe aiutato a crescere ulteriormente. Speriamo che non si perda. Poi non mi è piaciuto per niente quell'aggancio di Lippi con Blanc per un probabile ritorno alla Juve. Io so benissimo che è improbabile vincere subito un altro Mondiale, ci riuscirono gli eroici azzurri di Pozzo ma li reggeva e spingeva una forza interiore che non era la ricchezza monetaria ma di sentimenti come il patriottismo. So - dicevo - che ripetersi è quasi impossibile ma se faremo flop in Sudafrica diranno che è stata colpa del flirt segreto (?) di Lippi con la sua vecchia Juve.
4° domanda: Firenzeviola.it, che ha il piacere di ospitarla, è un sito che parla di Fiorentina 24h su 24 ed allora le chiedo: la Fiorentina si qualificherà per la Champions League? E se ci riuscirà, si può parlare di miracolo, come ama ripetere spesso Corvino?
Risp: "Mi dispiace per Corvino ma l'entrata in Champions della Fiorentina, nella quale oggi credo avendola vista giocare una partitissima con la Roma, non sarebbe miracolosa ma doverosa dopo i sacrifici economici fatti dai della Valle. Ma non nego complimenti a chi ha portato a Firenze lo straordinario Jovetic che un giorno sarà la bandiera viola come nel lontano passato Antognoni. E' bello a vedersi, giovane ma dotato di astuzie da veterano e soprattutto spinto da una insolita forza agonistica e visione del gioco."
5° Domanda: Chiusura ancora sulla Fiorentina: cosa manca alla squadra viola per vincere lo scudetto?
Risp: "Direi nulla, anche perché sono certo che, entrando in Champions e superando i preliminari (come mi auguro, anche se non sarà facile) Della Valle ordinerebbe subito adeguati rinforzi. E ancora: manca un serio impegno per allevare giovani di qualità. Infine, posso dirlo perché fui il primo a condannare quella follìa, manca Pazzini. Ma perché, perché darlo via?"
Ringraziamo "Il Direttore" per defnizione Italo Cucci per la sua gentilezza e la sua disponibilità. Da parte mia e di tutta la redazione di Firenzeviola.it un augurio di buon lavoro e buon proseguimento.