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CITTADELLA, Dopo 2 anni è ancora un'utopia

di Tommaso Loreto

Che sulla zona di Castello pendesse una spada di Damocle era storia nota. Così come sono noti, da anni, i problemi di una città il cui aeroporto ricorda più uno scalo privato che non il punto d'arrivo di migliaia e migliaia di turisti ogni anno. Ma l'ennsimo intervento del Presidente della Regione Rossi, ben più diretto dei precedenti, sembra chiudere definitivamente qualsiasi ipotesi di Cittadella viola in quel di Castello.

"O l'aeroporto o la Cittadella" ha ribadito con forza Rossi, alla faccia degli interventi ben più concilianti di Renzi. L'ennesimo blocco a fronte di due anni che, ormai, sono già volati via da quella presentazione di Diego e Andrea Della Valle al "Four season hotel" di Firenze. Due anni per osservare che, prima, la zona individuata è finita sotto sequesto e poi per sentirsi dire che, prima di tutto, serve capire l'importanza di un aeroporto adeguato alla città, piuttosto che di uno stadio. Tanto più in tempi in cui allo stadio ci va sempre meno gente.

Resta tuttavia la sensazione che, dopo due anni, tutto sia ancora fermo. Immobile. Ad un livello utopico, per usare le parole scelte dallo stesso ADV dopo la sconfitta con la Lazio. Di certo non le risposte che la proprietà viola si augurava. Di certo non i tempi che possono facilitare un intervento enorme come sarebbe quello della Cittadella. Ma, allora, non si poteva dare risposte certe fin da subito?