CLUB ZERO MINUTI
In questo avvio di stagione della Fiorentina, nel complesso, mister Pioli ha fatto discreto uso delle rotazioni, impostandole però soprattutto in ottica di far rifiatare i titolari principali. Questo turnover è stato evidente soprattutto per due reparti: il centrocampo, nel quale spesso si sono alternati Edimilson e Gerson nel ruolo di mezzala sinistra - con il primo impiegato anche da regista nelle prime due uscite nelle quali i viola erano orfani di Veretout - e l'attacco, in cui Pjaca si sta conquistando passo passo i galloni del titolare ma ha dovuto spesso lasciare il passo ai vari Eysseric e Mirallas fin qui. Nonostante questa turnazione, ci sono ancora tanti giocatori che non hanno ancora mai messo piede in campo.
Questi compongono il Club Zero Minuti. Che vive di una nutrita presenza là dove invece non si è vista la minima traccia di turnover, la difesa. Impressionante la continuità che Pioli ha voluto dare ai propri difensori: in queste prime sei partite infatti hanno giocato sempre i soliti quattro interpreti dal primo minuto. Scorrendo da destra a sinistra lo schieramento è sempre stato lo stesso: Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi. Ed ecco che per quasi tutti gli altri, eccetto Hancko che è subentrato in un'occasione, è stata solo e soltanto panchina: si legga alle voci dei terzini Diks e Laurini, o del centrale Ceccherini, arrivato in estate per 3 milioni e mai utilizzato. C'è persino la variante Olivera, che ha vissuto solo e soltanto tribune. Ma non solo centrali, il Club Zero Minuti ha al suo interno anche centrocampisti, il giovanissimo Diakhaté, ed attaccanti, si vedano il baby Graiciar e il ben più esperto Thereau. Quest'ultimo è in una situazione piuttosto particolare, dato che sembra totalmente fuori dai piani di Pioli. Il classe '83, nonostante sia ormai a disposizione da tempo, non è mai stato preso in considerazione. Significativo il fatto che a Milano sia subentrato persino il millennial Vlahovic al suo posto.