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COGNIGNI, SAREMO PIÙ COMPETITIVI ANTOGNONI? PARLERÒ CON LUI

di Paolo Bocchi

Queste le parole del presidente esecutivo Mario Cognigni, presente oggi in sala stampa: "L'attività scaturita dopo l'assemblea sta andando avanti con la stessa dedizione e creatività di cui vi avevo parlato. Stiamo iniziando un nuovo ciclo, vorrei un maggior coinvolgimento di tutti. Il fair play finanziario deve essere da stimolo per le società, non dico che siamo più bravi degli altri, ma questo può servire a creare anche maggior divertimento. Noi da tempo stiamo dicendo con i fatti non con le parole che Andrea Della Valle è tornato presidente, io resto presidente esecutivo. Il centro sportivo diventerà un luogo invidiabile dal quale assistere agli allenamenti. Ci saranno sale di rappresentanza, e questo costerà 7 milioni di euro. Ad oggi Della Valle ha investito non solo nella squadra ma anche sulle strutture. Quando riusciremo a conciliare il tutto con i tempi della burocrazia cerceremo di intervenire anche sullo stadio. Il Franchi è un monumento storico che ha dei vincoli che rendono difficile intervenire".

Su calciopoli: "La lettera di Diego è una sua iniziativa personale, ci sembra strano che a suo tempo le indagini siano state costruite prendendo solo una parte delle intercettazioni. Noi abbiamo chiesto di capire perchè a suo tempo sono state ritenute più valide alcune intecettazioni rispetto ad altre. Noi siamo passati da vittime a carnefici, cambiando la storia. Perchè è stato fatto un processo in un modo così poco trasparente e solo per rispettare i tempi dei campionati? Adesso la situazione è molto più tranquilla, sediamoci attorno a un tavolo per rendere la situazione più chiara. Da parte nostra c'è la certezza di essere stati penalizzati".

Sugli abbonamenti: "a me risulta che le tessere ad oggi siano superiori allo stesso periodo dell'anno scorso".

Sulle nuove figure societarie: "L'assemblea dei soci ha riconfermato l'intero consiglio di amministrazione, alcuni con incarichi diversi. Vi dissi poi della volontà di iniziare un nuovo corso, con un maggior coinvolgimento della città. A capo c'è una dirigenza, ma è cenessatrio un maggior coinvolgimento. In quest'ottica chi meglio di Giani, che a suo tempo ha contribuito a costruire la Florentia Viola, e chi meglio dell'attuale assessore allo sport Nardella. Non sono stati ingressi "politici" il ruolo Nardella e Giani sarà di collegamento con la città e i club, per far si che la nostra struttura sia più trasparente per i non addetti ai lavori. E' come metterci in casa dei controllori del nostro operato. Abbiamo inserito due figure fondamentali come il dott. Teotino, come riferimento per la comunicazione, che è stata ultimamente abbastanza carente. Poi abbiamo inserito una persona a costante contatto con la prima squadra, che ancora non avevamo(Guerini ndr), che possa sostituire Corvino quando non ci sarà e rapportarsi con noi. Un referente dello spogliatoio, che liberi sia me che Corvino da alcune resposabilità. Abbiamo rafforzato la nostra presenza in Lega, perchè ci siamo resi conto che presenziare costantemente ai consigli di lega è fondamentale per partecipare alle decisioni che vengono prese. L'avv.Carlo Montagna parteciperà alle assemblee di Lega. Cercherò di creare una struttura che abbia un referente per ogni area. Il ricavato della prossima amichevole in Inghilterra verrà devoluto alla nostra fondazione".

Ancora sull'intervento Diego Della Valle: "Calciopoli non è un capitolo chiuso, e in quanto tale bisogna intervenire affinchè venga chiuso in maniera corretta. L'intervento di Diego l'ho trovato quasi scontato. E' necessario fare chiarezza. Non si può pensare che solo alcuni abbiano pagato per una prassi che si è scoperto essere normale per tutti. Oggi, in tranquillità, è necessario che vengano chiariti aspetti a suo tempo celati. Diego mi chiede della Fiorentina, e mi suggerisce di far attenzione alla nostra filosofia, incentrata sulla correttezza e l'attenzione alle strategie di mercato".

Sulla fine del ciclo: "Non amo parlare del passato, il ciclo è finito ma non oggi. L'anno scorso si è deciso che gli elementi della rosa potevano dare ancora molto. Sono dei campioni che siamo riusciti ad ottenere permettendoci di arrivare sul paloscenico europeo. L'infortunio di Jovetic ci ha condizionato e non siamo riusciti a concludere alcuni acquisti che avevamo in mente. E' vero però che dopo un po' di tempo "il profumo" all'interno dello spogliatoio va cambiato. Si arriva ad un punto in cui i giocatori non vivono la quotidianità in maniera intensa, quindi arriva il momento di cambiare per ricreare l'entusiasmo necessario. Eravamo stati bravi a far si che quel gruppo riuscisse a farci ottenere risultati importanti. Siamo certi del nostro impegno affinchè quel ciclo si presenti di nuovo. Ad oggi abbiamo un organico importante, che verrà ulteriormente potenziato la settimana prossima, rendendo la squadra più competitiva dell'anno scorso".

Obiettivo abbonamenti: "Non vorrei rispondere con un numero, ma stiamo lavorando perchè l'amore per la Fiorentina non si riduca. Il mercato è cambiato, e non mi sembra che a parte il Napoli le altre si siano mosse più di tanto. La nostra scadenza è l'inizio del campionato, quindi questo non ci aiuterà a far capire da subito che la squadra sarà all'altezza, questo lo vedremo a fine agosto. L'obiettivo champions ad oggi è difficilmente raggiungibile. Noi abbiamo diviso la struttura in due: comparto sportivo e comparto commerciale, quest'ultima si occuperà di gestire gli abbonamenti invenduti con attività promozionali che vi verranno spiegate in seguito, per coinvolgere i tifosi viola".

Su Antognoni: "Ritengo queste polemiche soprendenti. Abbiamo sempre portato rispetto ad Antognoni, per il ruolo che ha avuto nella Fiorentina. Io lo stimo tantissimo, lo consideriamo una bandiera dell'intera città. E' l'esempio dell'attaccamento alla maglia. Vedere una bandiera all'interno di rigide procedure societarie ci viene difficile. Sicuramente mi farà piacere incontrarlo per spiegargli i nostri progetti e per fare in modo che le sue aspettative sulla Fiorentina vengano soddisfatte. Questo incidente di percorso (si riferisce al caso Teotino ndr)nulla toglie a una persona che ha avuto un ruolo così importante nella Fiorentina".

Sui casi Cerci, Montolivo e Frey: "Sono problemi che esistono nelle società. Non abbiamo un giusto equilibrio fra potere contrattuale della società e del giocatore. Sono dei professionisti che in ogni momento possono creare ostacoli per la società. Sarà uno dei problemi che affronteremo in futuro in Lega. Questi sono tre problemi che ne rappresentano uno solo: la convivenza in un gruppo di elementi funzionali, coi quali però è bene che il rapporto si interrompa. Montolivo lo avevamo messo al centro del progetto. Nel momento in cui il ragazzo mi dice "voglio provare altre sensazioni" io come faccio a trattenerlo? Ha un anno di contratto e se non troverà una sistemazione resterà da noi. Su Cerci ci sono stati problemi fin dall'inizio, le aspettative su di lui erano importanti e ha avuto problemi di ambientamento e non si è creato un feeling. Si è lasciato andare ad affermazioni poco calzanti e ora vive male in questa nostra struttura. Su Frey ha scelto Mihajlovic: ha tre validi portieri, scegliere è compito suo. Corvino sta lavorando, se ci sono novità chiedetelo a lui, a ieri non mi risulta".

La Fiorentina in ambito nazionale (con riferimento alle parole di De Laurentiis su Jovetic ndr): "Immagino fosse una battuta del momento, sia Donadel che Santana gli avranno parlato bene dei nostri giocatori. Abbiamo dimostrato in passato che non è facile portarci via i giocatori, vedi l'esempio di Toni e Mutu che sono rimasti nonostante offerte importanti. E Jovetic non è certo inferiore a questi due. Platini mi ha spiegato come loro vedono la Fiorentina: una società attiva, propositiva che parla poco e fa molti fatti. Leggono i nostri bilanci, che consentiranno alla Fiorentina di progredire sempre di più".

Ancora su Antognoni: "Come sue aspettative intendo quelle sulla Fiorentina, che raggiunga risultati importanti, una sorta di "supertifoso". Noi speriamo di non deluderlo. Spererei di non sentire più dal nostro direttore che ci è sfuggito un giocatore e per fare questo stiamo creando una struttura che possa consentire al direttore di avere la mente più sgombra per concentrarsi sul suo lavoro: trovare dei campioni. Gli ingressi nel comparto sportivo non sono finiti: prenderemo altri collaboratori che possano togliergli un po' di lavoro "spicciolo".

Ancora sul fairplay finanziario: "Non si tratta solo di spendere quanto si incassa, ma devi anche avere il costo del personale non superiore al 70% di quanto si incassa. Noi da qualche anno abbiamo tutti i parametri Uefa in regola, e i risultati che abbiamo ottenuto sono stati sempre all'interno di questi parametri. Il problema è come aumentare i ricavi. Se non hai uno stadio di proprietà, e la possibilità di creare attività commerciali, resteremo sempre dietro ad altri paesi. E' su questo che ci dobbiamo interrogare".