COL CERINO IN MANO?
La Fiorentina a Moena, il Milan verso Guangzhou per la tournée , Kalinic in Croazia. Tre parti per ora distanti in una specie di triangolo che ancora non è detto possa chiudersi. Il giocatore per ora resta con il cerino in mano, costretto ad esporsi e lasciato poi da solo nel bel mezzo di una battaglia di nervi tra Fiorentina e Milan. I rossoneri, ormai è chiaro, vogliono sì Kalinic ma non lo ritengono una prima scelta visto che sul mercato stanno prendendo di tutto e di più a suon di soldi veri dando un segnale chiaro e forte di ambizione e potenza. Bonucci e il rinnovo di Donnarumma a cifre da autentici top player sono la prova lampante che i soldi non c'entrano ma che è un fatto di priorità con Aubameyang e Belotti che nella lista delle preferenze vengono prima del croato. Così da una parte la Fiorentina non intende regalare o comunque svendere un giocatore importante ed accetterebbe volentieri l'offerta del Marsiglia che offre più dei 20 milioni del Milan, dall'altra i rossoneri lasciano passare tempo e mandano avanti il giocatore che, con i viola, aveva un accordo preciso di essere liberato a giugno ma che vuole solo la squadra meneghina. Al croato, l'unico a pagare una situazione che gli sta sfuggendo di mano, non è rimasto che provare a forzare la mano e rinunciare ad allenarsi, tornando in Croazia, pur con la scusante di esigenze famigliari che trovano pochi riscontri. Già, ma per quanto e chi ci guadagna da una tale situazione? Di sicuro non la Fiorentina che si ritrova senza un centravanti e senza soldi per rimpiazzarlo e non il giocatore che non si sta allenando.