COL PIEDE GIUSTO
A Torino, domenica, si chiude il primo tour de force. Una sorta di tappone finale a chiusura della prima parte del giro. Per la Fiorentina il bilancio non è poi così negativo, o almeno non così come talune previsioni catastrofiche di fine mercato potevano far presagire. Tre pareggi con Paok Salonicco, Udinese e Milan, due vittorie con Roma e Qarabag, e la gara sospesa a Genova contro il Genoa. Questo il ruolino di marcia dopo la prima sosta.
Un totale di cinque punti in campionato raccolti giocando due volte in casa e una trasferta, oltre al primo posto nel girone europeo in coabitazione con il Paok vittorioso a Liberec. A margine anche uno score difensivo di tutto rispetto confermato da un Tatarusanu più o meno imbattuto al Franchi (l'unico gol incasato è quello della bandiera contro il Qarabag) e un attacco che, almeno in coppa, con Kalinic e Babacar sembra aver allungato il passo.
Insomma, tutto sommato la squadra di Sousa si è difesa eccome in questo primo ciclo di gare, e anzi, al netto della sofferenza espressa in particolare a Genova, se il pari di Udine sembra starci, quello interno con il Milan va persino stretto. Testimonianza che, in attesa che i "big" tocchino l'apice della condizione, il gruppo di alternative messo a disposizione di Corvino ha cominciato la sua avventura fiorentina con il piede giusto.
Da Salcedo a Sanchez, da Maxi Olivera a Cristoforo, le cosiddette seconde linee devono fare ancora molta strada prima di imporsi, ma certamente hanno lasciato buone sensazioni al termine delle loro prime prestazioni in maglia viola. E in una stagione lunga, impegnativa, e nella quale la Fiorentina vuole esser protagonista su più fronti, una notizia del genere può avere un valore fondamentale.