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COME CAMBIA IL MONDO: I NUMERI DEL TIFONE MURIEL

di Giacomo A. Galassi

Come un tornado quando si abbatte su qualche cittadina americana, Luis Muriel è arrivato alla Fiorentina e ha stravolto il mondo viola. Due semplici numeri per spiegare il tifone Muriel: prima del suo arrivo su 19 incontri (tutti in campionato) la Fiorentina di gol ne aveva segnati 19 e subiti 17; dopo di lui in 9 partite (tra campionato e Coppa) lo score segna 27 gol realizzati, 15 subiti. Otto reti in più segnate e due in meno subite con dieci partite di differenza. Una media gol realizzati a partita passata da 1 a 3 a partita.

Se non è cambiare una squadra questo, ci sono poche altre cose che lo sono. E questi numeri possono essere visti anche da un altro punto di vista: dopo un girone passato come una delle migliori difese della Serie A, la Fiorentina si ritrova nelle ultime partite ad aver subito gol come nessuno in Italia.

Un mondo capovolto, nel quale un attacco sterile è passato a segnare valanghe di gol contro difese più o meno organizzate. Tant'è che anche lo stesso Muriel nel post-partita di Fiorentina-Atalanta si è lasciato andare ad una battuta: "Quando sono arrivato qui mi dicevano che il problema era segnare gol ma che se ne prendevano pochi...".

La qualificazione in Coppa Italia non è ancora decisa, anche se il risultato ha certamente sorriso all'Atalanta. Con un Muriel e un attacco così, però, l'ultima parola deve ancora essere detta. Appuntamento a tra circa due mesi, quando al centro della difesa viola dovrebbe tornare capitan Pezzella. E si spera che il mondo viola cambi un'altra volta in meglio.