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COME LE CILIEGIE

di Andrea Giannattasio

Gli esterni in casa Fiorentina sembrano essere come i frutti estivi. E in particolar modo come le ciliegie. Vanno, cioè, in coppia. Non è un caso infatti che in queste ore gli occhi del dg Corvino si stiano concentrando due due obiettivi ben definiti, dopo un’iniziale scrematura dei tanti nomi presi al vaglio per rinforzare l’attacco a disposizione di Stefano Pioli. E le candidature che sembrano pronti a spuntarla sono quelle di Rodrigo De Paul (affare certamente più alla portata e meno dispendioso) e di Marko Pjaca (nome più affascinante ma sul quale il “Corvo” sarà chiamato a lavorare ancora un bel po’).

Il dato importante dal quale partire, e che è comune a entrambi i giocatori, è che sia l’argentino sia il croato hanno detto sì alla Fiorentina. Mettendo la maglia viola in cima alle proprie preferenze e rispedendo fino a questo momento al mittente qualsiasi altra proposta. De Paul (valutato dall’Udinese non meno di 8-9 milioni) ha sin qui detto “no grazie” a Porto e Siviglia pur di restare in Italia e di tentare l’assalto all’Europa a Firenze, Pjaca (sul quale la Juve non è disposta per il momento a concedere altra formula se non la cessione a titolo definitivo) ha rifiutato l’offerta del Valencia, convinto dalla corte di Corvino, che lo cerca con insistenza ormai da due anni abbondanti.

Il dato da cui partire però è uno solo: nessuno dei due esclude l’altro. In poche parole, se De Paul (il giocatore più vicino) dovesse presto arrivare, non sarebbe in discussione l’eventuale approdo di Pjaca (ammesso che Corvino poi strappi l'ok della Juve). La Fiorentina del resto ha ancora svariati esuberi da piazzare (in attacco sono almeno due se non tre: Eysseric, Saponara e con tutta probabilità persino Thereau, giudicato sulla via del tramonto e in tal senso dall’ingaggio sproporzionato) e di conseguenza più di una casella da riempire. Ecco perché, come le ciliegie, gli esterni viola sono destinati ad arrivare in coppia.