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COME UNA SQUADRA

di Tommaso Loreto

Finalmente squadra, finalmente 90 minuti sul pezzo, senza che fossero troppo gli episodi a determinare i vantaggi (come avvenuto per esempio a Torino contro la Juventus). Quella con la Lazio, oltre ad assomigliare a un passo decisivo verso la salvezza, sembra davvero la miglior prestazione dei viola dall’inizio della stagione, e mai come in questo momento serviva una reazione a 360 gradi per giocarsi le ultime sfide con relative certezze.

Di certo la tenuta difensiva è certificata dalla porta inviolata di Dragowski, così come la solidità generale da una ripresa nella quale per una volta la Fiorentina ha tenuto botta. Restando lucida a fronte di una Lazio travolta dal nervosismo (spesso nei confronti di Ribery) e riuscendo anche a chiudere il conto nel momento con un Vlahovic straordinario. La crescita impressionante del serbo prosegue, e adesso il momento è di quelli magici in cui ogni pallone diventa quello buono.

Una soddisfazione non indifferente ma soprattuto tre punti che possono valere molto anche in ottica futura. In attesa di capire come andrà la sfida tra Benevento e Cagliari il club può comunque guardare al finale d’annata con più fiducia e avviare le grandi manovre. Quelle che dovranno portare un nuovo tecnico in panchina (con Gattuso in prima fila) e quelle che tutti si augurano consentano ai viola di giocarsi la prossima stagione, la terza della gestione Commisso, senza l’obiettivo della salvezza ma con tutt’altre ambizioni.