COMMISSO ABBASSA LE PRETESE PER CHIESA. JUVENTUS IN POLE
Federico Chiesa rimane, o lascia la Fiorentina? Una delle domande che governano il calciomercato viola, e ben presto potrebbe arrivare una risposta definitiva. Secondo quanto appreso da FirenzeViola.it, infatti, nel corso di questa sessione le strade del 25 viola e della Fiorentina possono arrivare a dividersi, riaprendo dei fronti di trattative, su tutti quello con la Juventus, che da qualche tempo a questa parte sembravano sopiti. Dopo settimane di silenzio sul suo conto, la situazione nel corso dei prossimi periodi può arrivare a vivere una netta evoluzione.
Stando a quanto ci risulta, infatti, anche la posizione viola è in procinto di cambiare: se il Commisso-pensiero fino a poco fa era limitato al "Chi vuole Chiesa si presenti con l'offerta giusta, e l'avrà", con riferimenti più o meno velati ad una cifra di almeno 60 milioni cash da mettere sul piatto per averlo, il numero uno della Fiorentina appare invece disposto a riconsiderare l'eventualità di dire addio a Chiesa raggiungendo il suo valore di mercato anche attraverso l'inserimento di contropartite tecniche, a patto però che siano profili ideali nella costruzione della rosa e che vi sia una significativa quota di liquidità. A quel punto l'operazione potrebbe arrivare ad assestarsi pure su cifre leggermente inferiori ai 60 milioni suddetti.
In questo senso, anche per la qualità dei giocatori utilizzabili come pedine, la pista juventina rimane quella privilegiata e in pole position rispetto alle altre. Da Luca Pellegrini (profilo molto apprezzato) arrivando fino all'ultima, pazza idea Gonzalo Higuain, la Vecchia Signora fresca di nuova guida tecnica - quel Pirlo che vedrebbe di buon occhio la possibilità di lavorare con uno dei migliori prospetti in potenza del calcio italiano - sembra avere le carte giuste per completare l'affondo pur non essendo l'unico club, in Italia e all'estero, ad aver messo gli occhi su Chiesa.
Con una cessione che permetterebbe alla società viola di tuffarsi con decisione sul mercato in entrata - vanno ricordate infatti le spese di gennaio, percepite però adesso - il muro del "solo ed esclusivamente soldi", visto oggi, sembra insomma meno solido. Con la Juventus che, sorniona, attende il momento giusto per tentare di affondare il colpo.