.

COMMISSO CONTRO IL SISTEMA IN TRE PUNTI CARDINE

di Dimitri Conti

Quando Rocco Commisso prende parola in molti si sistemano sulla sedia drizzando le orecchie, perché v'è certezza che dalla bocca del presidente verranno fuori argomenti per un grande dibattito - tenendo fuori le discussioni tra categorie su cui è meglio non tornare - per l'intero universo viola. Anche nel caso dell'intervista radiofonica di ieri, prima occasione per parlare pubblicamente dopo essere tornato da una settimana in città, i temi di riflessione non sono mancati e al termine di essa, per contenuti e toni, è emersa con semplicità l'idea di una lotta aperta allo status quo. Rocco fights the system, in tre punti cardine.

1. La disparità economico-finanziaria
L'aspetto predominante dell'intervento ha riguardato gli aspetti economici e finanziari del pallone, tema sul quale Commisso d'altronde è fortemente specializzato. Dall'indice di liquidità che in pochi hanno rispettato come si dovrebbe, e non è la prima volta che lo sentiamo battere su questo tasto stavolta spiegato ancor più nei dettagli, fino alla vacuità delle plusvalenze, specialmente quelle fittizie, non sono mancate le prese di posizione. Rocco si definisce un rivale di realtà come la Juventus ed è abituato, sostiene, a ragionare in cash e sul pratico: non è un caso che abbia citato il Viola Park come testimonianza del suo impegno attuale.

2. Il potere dei procuratori
Anche qui, non siamo certamente su un terreno inesplorato, basti pensare a quanto accaduto alle porte di questa stagione con Gattuso e Mendes, quest'ultimo e le sue intermediazioni plurime citati nel discorso tra le cose che non vanno nel sistema. Oggi però, con la questione Vlahovic a farla da padrone, l'argomento ha preso nuovo vigore anche agli occhi di Commisso, tornato perciò a spingere con forza. Il paragone con Donnarumma è forse per sensibilizzare anche la platea "nazionale" ma a colpire è certamente la voglia di cambiare le cose e non partire arreso. Il piano "Non mi faccio ricattare da nessuno", insomma, è in atto e sono state tirate in ballo realtà quali FIFA, UEFA, FIGC, CONI e Serie A. Di fatto, il calcio in Italia e nel mondo.

3. L'immobilismo istituzionale
Dei tre, il tema probabilmente più antico e che porta con sé meno novità. Giusto una qualche battuta nei saluti finali dell'intervista, un chiaro messaggio a voler ricordare che l'enorme problema alla base sta anche nell'improba battaglia che l'investitore ha da dover intraprendere con la famelica burocrazia italiana, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture. Un cavallo di battaglia ormai intramontabile e sempre valido, anche in una rinnovata battaglia al sistema.