COMMISSO: "NON VOGLIO FARE LA FINE DI CECCHI GORI. SU VIOLA PARK E SETTORE GIOVANILE..."
Fonte: Con la collaborazione di Virginia Bicchi
"Sono uno studente disponibile, mentre studiavo alla Columbia ho sempre fatto lavori umilissimi con orari assurdi e in contemporanea coltivavo la mia passione, giocare a calcio". Così si è presentato oggi Rocco Commisso alla grande platea di studenti della scuola superiore Gobetti-Volta, istituto dove è andato in scena in mattinata un incontro con lo scopo di avvicinare il presidente della Fiorentina agli alunni. Il proprietario della Mediacom ha visitato l'istituto in compagnia del preside Simone Cavari e del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini per poi recarsi subito in palestra dove ha risposto alle tantissime domande poste da molti giovani studenti e studentesse, mostrandosi molto disponibile e vicino ai tifosi viola. Oltre ad aver parlato dei suoi inizi nel mondo lavorativo, ha trattato anche molte tematiche riguardanti la Fiorentina.
Quanto è importante il settore giovanile?
"E' Importantissimo, se i soldi non si possono spendere nei grandi giocatori bisogna puntare sul vivaio. Abbiamo l'obiettivo di portare avanti sempre almeno un nostro giocatore dal settore giovanile, o in prima squadra o in modo di farci una plusvalenza. Sono stato contentissimo di vedere Bianco in campo contro gli Hearts, è entrato e ha fatto il suo dovere, quando lo vedevo gli chiedevo sempre quando avrebbe esordito e lui mi rispondeva di parlarne col mister (ndr: ride). Il settore giovanile è importantissimo per il futuro della nostra squadra, sia quello maschile che quello femminile".
Quanto è contento del Viola Park?
"Sono molto soddisfatto di ciò che ho fatto, anche se non ci sarò ancora dopo avrò lasciato un segno indelebile . Sarà l'unico spazio in Italia dove tutti i giocatori staranno insieme nonostante età e sesso, giocheranno tutti insieme".
Sul Fair Play finanziario...
"Per la Fiorentina è impossibile al momento competere con le altre squadre come Juventus ed Inter per via del Fair Play finanziario, non vorrei mai che tornassimo come ai tempi dei Cecchi Gori".