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COMOTTO, Ho dentro lo spirito granata (AUDIO)

di Gianluca Losco

Due giorni dalla trasferta di Torino, nella quale la Fiorentina dovrà ritrovare coraggio e convinzione, e soprattutto dovrà ritrovare punti fuori casa. Lui è un ex, nel Torino ha passato anni importanti, ha indossato la fascia di capitano prima di lasciare, dopo qualche screzio con tifosi e società, la maglia granata: per Comotto sarà una sfida particolare, sentiamo le sue impressioni raccolte dalla sala stampa del Franchi.

Sulla sua ex Torino, che in casa si trasforma e gioca bene: "Sicuramente la temiamo, la temiamo a prescindere. Ci sono molte difficoltà, questa settimana è stata particolare per la sponda granata. Noi dobbiamo sfatare il tabù trasferta, che comunque molte altre squadre hanno, anche se a Roma abbiamo giocato molto bene".

La squadra potrà fare bene davanti a una tifoseria molto calda?

"Dipende da noi, da come ci presenteremo. Io conosco la tifoseria granata, ci vuole poco per trasformare la crisi in entusiasmo. Noi andremo lì per fare punti".

Può cominciare un'altra stagione per la Fiorentina?
"C'è questa differenze fra casa e fuori casa, anche se a Chievo e Palermo abbiamo ottenuto buone vittorie".

Cosa ti è rimasto da Torino? "Del gran bene. Ci sono cresciuto, sono diventato uomo e giocatore. Lo spirito granata me lo porto dietro. Rimpianti non ne ho perchè ho sempre dato il massimo e ho messo sempre la faccia".

Il gol all'Empoli nel giorno del centenario è il ricordo più bello? "Sicuramente, e forse anche il ricordo più bello che i tifosi hanno di me. Lo ricorderò per tutta la vita".

Cosa manca alla Fiorentina per dare continuità ai risultati?
"Tatticamente nulla perchè Prandelli è un allenatore incredibile. Ci manca forse convinzione e cattiveria, a Roma abbiamo avuto un periodo di supremazia e non abbiamo concretizzato".

Bilancio sulla sua stagione: "Sto bene e al 100%. Ho avuto una fase altissima, poi l'infortunio di Siena mi ha rallentato, ma con l'Udinese sono tornato di nuovo bene. Un grazie allo staff sanitario".

Bilancio invece sulla Fiorentina
: "Rispetto alle squadre che stanno sopra e sotto ancora non ha espresso tutto il potenziale. Abbiamo margini di miglioramento e ora dobbiamo ottenere risultati".

Sull'espulsione con l'Udinese: "Io sono generoso e avevo creduto di poter cambiare qualcosa in quella azione. E' subentrato l'istinto, quindi era difficile da evitare".

Sulla Champions: "Ero infortunato e quindi purtroppo è andata così. Ho cercato quindi di aiutare la squadra in campionato".

Avete pensato alla sfida con la Steaua?
"Bisogna pensare partita dopo partita, ma è ovvio che il traguardo è importante".

Fra quarto posto e Uefa cosa scegli?
"Speriamo tutto vada bene con lo Steaua, ma la rosa può lottare su due obiettivi".

Come ti aspetti dal punto di vista tattico la sfida col Torino? "Loro la butteranno sull'entusiasmo e vorranno dimostrare che il Torino c'è; noi siamo pronti a dare battaglia e dal punto di vista caratteriale stiamo crescendo, vedi la sfida con l'Udinese".

 

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