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COMOTTO, Santon sarebbe stato espulso se...

di Gianluca Losco

Dopo la sconfitta in casa dell'Inter, riprendono gli allenamenti per la Fiorentina, in vista del derby casalingo di domenica prossima contro il Siena. Domenica è uscito dal campo malconcio, a causa del brutto fallo subito da Sanon; ecco le impressioni rilasciate in sala stampa da Gianluca Comotto.

Come stai dal punto di vista fisico? "Ho i segni dello scontro, ma ne ho vissute di peggio. Ci vuole ben altro per fermarmi".

Ti aspettavi l'espulsione? "Mi aspettavo l'espulsione, anche Santon, come lui stesso ha dichiarato. E' stato un gesto istintivo, io nel Torino facevo interventi simili ma mi beccavo 3-4 giornate".

Cosa rimane della partita con l'Inter? "Un grosso passo avanti, è arrivata la sconfitta e quindi siamo arrabbiati perchè meritavamo almeno il pari. Abbiamo intrapreso la strada giusta, del gioco, della voglia, del cuore".

Sulle ultime 10 partite: "Siamo arrivati qui, c'è grande equilibrio fra noi, Genoa e Roma. Lotteremo fino alla fine, ma io ero più preoccupato prima di questa domenica; abbiamo gli scontri diretti in casa e questo è importante".

Sulla partita con l'Inter e sull'arbitro: "Non mi è piaciuto, ci sono episodi discutibili che sono andati tutti contro di noi. Tante decisioni mezze e mezze, ma noi le accettiamo anche se ci hanno penalizzato".

Sul Siena: "Quando giochiamo in casa dobbiamo sempre vincere, anche se la troppa voglia quasi ci mette in confusione; vedo che anche le altre squadre possono entrare in crisi. Il Siena è una buona squadra, con una grande difesa, se si esclude proprio l'ultima partita col Milan".

Sulla Fiorentina post-Marbella del 2009: "Sicuramente si può fare di più e meglio, questo è poco ma sicuro. Un motivo di ottimismo viene proprio dalla prestazione di Milano, faremo dimenticare i numeri negativi".

Sul recupero di Jorgensen: "E' una soluzione in più per il mister, quindi è meglio per tutti perchè possiamo dare un minimo di imprevedibilità in più".

Un parallelo fra la prima Fiorentina in cui ha giocato e questa: "L'unica cosa rimasta uguale è la presidenza, la gestione tecnica è cambiata e quindi è cambiato tutto; c'erano grandi ambizioni allora e ci sono anche adesso. Sarebbe bello ricordarsi dove è arrivata adesso la Fiorentina, anche se le ambizioni tendono sempre a crescere".