COMOTTO, Un onore essere fra i preferiti di Renzi
Continua la preparazione della Fiorentina in vista dell'impegno casalingo di sabato sera contro il Parma. Gruppo ancora ridotto per le assenze dei Nazionali, che saranno a disposizione di Cesare Prandelli da giovedì. Oggi in sala stampa ha parlato Gianluca Comotto, queste le sue dichiarazioni.
Sul ciclo di partite che sta per iniziare e la vittoria di Udine: "Dopo questo ciclo l'obiettivo è di rimanere in cosra sui tre fronti, campionato, Champions e Coppa Italia. Se a marzo saremo ancora in corsa, la Fiorentina entrerà di diritto fra le grandi. Non sarà facile, abbiamo costruito tanto, adesso dobbiamo dare continuità a partire da sabato col Parma. A Udine è stata la forza del gruppo a farci combattere fino alla fine".
Che effetto fa essere fra i giocatori preferiti di Renzi? "Per me è un onore essere fra i suoi preferiti. Per me è quasi storico, oltretutto anche a Torino ero uno dei preferiti del sindaco. Io avevo espresso la mia simpatia per la sua persona quando ancora non era sindaco, quindi sono contento".
Sull'alternanza con De Silvestri: "Quando arrivi alla Fiorentina sai che ci deve essere alternanza in tutti i ruoli. La concorrenza se presa intelligentemente fa crescere. De Silvestri ha un buon futuro davanti a sè, spero che cresca coi consigli del mister e seguendo quello che faccio io".
Sulla partita col Lione: "Io spero di giocare sempre, poi è logico che i tempi li detta il mister. Quando vengo chiamato in causa cerco di dare il mister. E' la prima volta che faccio la Champions, per cui ho degli stimoli particolari".
Su Vargas e la sua trasformazione a un anno di distanza: "C'è la tendenza a Firenze a sottovalutare i giocatori, per me Natali è un altro esempio, senza che avesse avuto la possibilità di dimostrare qualcosa veniva denigrato. Vargas adesso ha trovato sicurezza nel nuovo ruolo e ora di giocatori al mondo come lui se ne vedono pochi. La forza fiorentina è stata quella di aver sempre sostituito i giocatori in partenza, ma secondo me Vargas rimarrà per molti anni".
Sul Torino: "Lo sto seguendo, dispiace questa situazione perchè la piazza e i tifosi meritano sicuramente di più. E' difficile fare calcio a Torino, è una squadra che dovrebbe ammazzare la Serie B e invece fa fatica, comunque secondo me riuscirà a salire in A".
Sul Parma: "Di problemi ce ne creerà sicuramente. Quando ha giocato con le grandi ha sempre messo in difficoltò. Guidolin poi ha grande esperienza in Serie A. Il nostro pericolo potrebbe essere di pensare alla Champions, ma dovremo essere concentrati sul Parma".
Sulle critiche della passata stagione: "Devo basare le mie consapevolezze su di me e non sugli altri. L'anno scorso ho fatto una stagione normale e venivo da un brutto infortunio. Quest'anno sto bene e ho avuto la forzza di superare le critiche, penso di avere dei margini di miglioramento, fatto sta che mi sembra che il Comotto di quest'anno sia un giocatore diverso".