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COMUNICAZIONE, Nuovo corso, vecchi difetti?

di Redazione FV

Succede, nel primo giorno effettivo di ritiro dolomitico della Fiorentina, che la sala stampa del "De Rigo" di Cortina viaggi nel tempo. Tornando indietro, in pratica, sino ai tempi delle conferenze stampa divise. Scelta, quest'ultima, a lungo discussa ma, per fortuna, poi accantonata negli ultimi tempi. Infondo, a 2011 inoltrato, nell'era della comunicazione in tempo reale, pensare che si debbano necessariamente dividere i giornalisti fra coloro che possono riportare in diretta le dichiarazioni e chi, invece, in virtù di ulteriori domande lontane da microfoni, telecamere e siti web, abbia l'opportunità di aggiungere contenuti alla conferenza sembra a dir poco paradossale. Eppure è quel che è accaduto proprio oggi.

Lo stesso Mihajlovic, del resto, è apparso a dir poco stralunato (per non dire irritato....e c'è da capirlo, visto che di fatto si ritrova a sostenere almeno 3 conferenze a fila, magari con domande se non identiche almeno simili) quando si è ritrovato a sostenere più di un'unica conferenza stampa. Del resto, atteggiamenti di questo tipo per chi come lui da calciatore ha frequentato le "Big", non possono che stranire chi non li ha mai vissuti come fossero normalità. Ecco perchè fa particolarmente effetto, a distanza di tempo, e soprattutto alla luce del nuovo corso comunicativo avviato dalla Fiorentina (e dal suo nuovo responsabilie della comunicazione) vedere che in realtà la società viola si trova a fare passi all'indietro stile gambero, piuttosto che in avanti.

Spiegare il perchè sia sufficiente un'unica conferenza stampa per tutti i cronisti, francamente, ci sembra superfluo. Così come ci sembrava superfluo immaginare che le testate che spedissero inviati, dunque spendendo risorse, meritassero almeno qualche intervista esclusiva che potesse fuggire le consuete banalità da sala stampa preconfezionata. Niente di tutto questo perchè, anzi, escluse ulteriori conferenze stampa "private" e dedicate alla carta stampata, saranno solo le uscite prefissate davanti ai microfoni quelle che potremo raccontarvi. Negli anni scorsi, persino i tanto snobbati siti internet avevano avuto l'incredibile opportunità di un'intervista esclusiva (vero e proprio miraggio nei periodi precedenti), quest'anno niente di tutto questo. Con i lettori che, per primi, ne usciranno penalizzati viste le valanghe di frasi fatte che ogni conferenza stampa "canonica" può prevedere.

Dunque fra conferenze stampa separate, preconfezionate e divieto di interviste esclusive verrebbe quasi da chiedersi se il nuovo corso comunicativo della Fiorentina sia orientato secondo i canoni del gambero, che in pratica cammina all'indietro. Perchè da parte nostra avremmmo invece auspicato fior di passi in avanti, e non al contrario.