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CON IL FIATO SOSPESO

di Dimitri Conti

Il campionato è stato, tristemente, messo in archivio. L'ultima fragorosa sconfitta in quel di San Siro non ha certamente reso onore ad una squadra capace di reagire con grande orgoglio e senso di appartenenza ad una situazione di sofferenza estrema, dopo l'addio a capitan Astori, e mettere pepe sulla seconda parte di stagione, resa sensata dall'obiettivo Europa League, sfumato nel mirino dei viola già con novanta minuti d'anticipo. Tirando le somme ad un livello più globale però non si può non accorgersi di come, in fondo, nella cinquina rifilata ai viola dal Milan ci siano anche delle avvisaglie significative che il dg Corvino non potrà proprio ignorare nell'andare ad affrontare la prossima sessione di mercato.

Uno di questi è il peso di un regista come Badelj. Tra le varie note stonate viste ieri a San Siro, probabilmente quella di Cristoforo - non ce ne voglia - lo è più di ogni altra. Scelto per sostituire il croato, che di comune accordo con Pioli non ha voluto prendersi inutili rischi con la preparazione del Mondiale (a proposito, è tra i 24 selezionati per i 23 posti finali) in vista, si è però rivelato impreciso, fallace, continuamente preso in mezzo: l'uruguayano è stato indicato da tutti come tra i peggiori in assoluto in campo, se non proprio in vetta a questa poco gratificante graduatoria. La sostanza è che di giocatori come il croato in questa rosa non c'è neanche l'ombra, e la decisione che dovrà prendere presto il giocatore, a proposito del suo futuro o meno in viola, diventa così determinante anche nelle logiche di pianificazione del mercato.

Dalla funesta data del 4 marzo in poi il discorso sul rinnovo di Badelj con la Fiorentina ha preso pieghe impreviste e sempre poco chiare, anche a causa di speculazioni sul suo rapporto con Astori e su pressioni d'ambiente. Dalle varie dichiarazioni di tesserati viola (vedi Pioli, o Antognoni) le sensazioni interne ai membri del club portano a pensare che il croato rinnoverà, ma allo stesso tempo, aggiungiamo noi, si può dire che difficilmente lo farà alla quota di 1,3 milioni annui proposti dalla Fiorentina per il nuovo accordo. Adesso la sua mente sarà tutta proiettata a conquistarsi l'atteso posto nella spedizione croata per i Mondiali russi, ma una finestra sulla realtà contrattuale va tenuta aperta per forza di cose. E Firenze attende con il fiato sospeso. Chi i nomi più caldi se dovesse partire? Borriello, nonostante sia abituato a convertirli in rete, ha fornito oggi un assist - volontario, o meno - a Corvino: "Viviani. Lui e Lazzari potrebbero essere da Fiorentina".