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CON L'URLO IN GOLA

di Tommaso Loreto

Resta l'urlo in gola, oltre a un umore migliorabile soltanto con una pronta reazione da materializzare domenica contro l'Atalanta. Perchè la Fiorentina che esce sconfitta dalla sfida alla Juve sembrava avere i mezzi per portare a casa almeno un punto, e perchè la stessa squadra di Allegri non era parsa in una delle sue migliori serate. E d'altronde un po' tutto il primo tempo aveva confermato un equilibrio tutto sommato apprezzabile per i viola. 

Senza grandi occasioni da rete, certo, ma anche senza una Juve troppo pericolosa in zona tiro. Merito di una fase difensiva molto più attenta rispetto al passato, di un Astori sempre più a suo agio al fianco di un Pezzella ancora in crescita e anche di un Vertout che in mezzo al campo ha saputo farsi valere. Discorso diverso per Badelj, in affanno quando doveva costruire e costretto spesso al fallo per arginare la manovra avversaria. 

E merito, sempre in difesa, anche di un Laurini il cui cambio ha stravolto la partita. Nel dopo gara Pioli ha giustificato la sostituzione con Gaspar per problemi a Laurini, tornando sulla posizione degli altri difensori sul cross di Cuadrado, ma resta l'episodio del gol fondamentalmente dettato dalle mancanze difensive del portoghese. Tanto più rispetto al francese che, invece, fino a quel momento si era difeso. Il resto è il finale di gara, con un buon carattere vista l'inferiorità numerica ma anche senza la giusta lucidità in particolare di Simeone o Gil Dias.

Serve chiaramente ancora lavorare, e la sconfitta di ieri sera non cambia le dinamiche appena trovate da una squadra giovane e assemblata di recente, seppure qualche risposta positiva continui ad arrivare. Certo, contro una Juve così era lecito sperare di fare anche qualcosa di più, ed ecco il motivo di quell'urlo in gola. Fosse solo perchè, per una volta, il rigore concesso ai bianconeri era stato miracolosamente cancellato dal VAR. Chissà quando ricapiterà...