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CON LA PALLA DI VETRO

di Tommaso Loreto

E con oggi sono due settimane. Due settimane di allenamenti per Vincenzo Montella, la cui esperienza in viola è cominciata ufficialmente il 6 luglio. Quattordici giorni più tardi, dal centro sportivo fiorentino a quello di Moena, il tecnico viola si ritrova a fare i conti con una rosa che definire “scarna” è quasi un eufemismo. Due centrocampisti (Lazzari e Olivera) e un reparto offensivo nel quale resiste un punto interrogativo enorme legato a Jovetic. Nel mezzo un gruppo nel quale c'è chi pensa a come andarsene (leggi alla voce Vargas oggi severamente ripreso dal tecnico), chi invece a come crescere non solo dal punto di vista tecnico, ma prettamente fisico vista la giovanissima età. Per carità, sfornare talenti dal settore giovanile è sempre cosa buona e giusta, ma veder allenare ragazzi classe '95 con la prima squadra non è propriamente un segnale incoraggiante.

Andrea Della Valle, la cui attesa di qualche indicazione sul futuro prosegue dal termine della scorsa stagione, è atteso in ritiro per la prossima settimana, ma a giudicare dai recenti rinvii la quota scommessa sul suo arrivo si sta alzando vorticosamente. Con buona pace di Pradè e Macia che battagliano sul mercato alla ricerca di qualsiasi forma di risparmio, tanto che tra Inter e Palermo si stanno domandando come fare a realizzare il sogno di Viviano visto che i viola non sembrano disposti a svenarsi più di tanto (nonostante lo stesso portiere si sia già tagliato l'ingaggio).

E' questo, dunque, il quadro della Fiorentina a metà luglio. Uno scenario per niente incoraggiante, se solo lo si prova a leggere nella crudezza dei fatti, e tenendo lontane opinioni o punti di vista. Lo stesso Montella, nella recente sala stampa, non solo ha fatto intendere che avrebbe gradito avere un gruppo diverso, ma anche che lo stesso Jovetic non sprizza entusiasmo da tutti i pori per la nuova annata in viola. Come risollevarsi allora? Sperando che le tante promesse sventolate negli ultimi mesi (non ultime quelle di un obiettivo europeo) abbiano un briciolo di fondamento. Perchè a giudicare dalle prime due settimane di preparazione di questa Fiorentina per scorgere segnali incoraggianti servirebbe una palla di vetro. Di quelle magiche.