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CON LA TESTA GIÀ IN EUROPA

di Dimitri Conti

È la settimana d'apertura dei palcoscenici internazionali, quella che è da poco iniziata. Al via stasera con l'apertura dei gironi di Champions, la rassegna europea vedrà invece i viola impegnati giovedì sera a Salonicco, nell'ardente stadio Toumba, vera e propria fortezza dei greci. Come ricordato a più riprese, l' Europa League, oltre ad essere una manifestazione comunque di per sé importante - chiedere al Siviglia, prego - è anche, e soprattutto, uno dei canali privilegiati, che prescindono dalla posizione di arrivo in campionato, di accesso alla coppa "che conta", quella Champions League tanto agognata da tutti, in grado da sola di risanare un intero bilancio. E anche Tatarusanu, intervistato ieri dal Tgr Rai Toscana, ha confermato: "Vogliamo iniziare con una vittoria, speriamo di fare bene ed arrivare più lontano possibile nella competizione".

E l'avvio dell' Europa League è probabilmente quello che ci vuole per la squadra di Sousa, dopo un'estate piena di roventi polemiche - soprattutto sul mercato - ed un inizio non semplice in campionato. Già, perché storicamente, sul terreno di caccia europeo, i viola sono stati capaci di togliersi delle belle soddisfazioni. Basta guardare alla storia recente per vedere che, negli ultimi anni, la Fiorentina è riuscita a far fuori dalla competizione squadroni stile Tottenham, o Roma. Non solo: il gironcino europeo - non propriamente impossibile - darà l'opportunità a Sousa di sperimentare nuove soluzioni, con l'utilizzo alternativo di giocatori che hanno meno spazio e più bisogno di minuti nelle gambe. Si legge Babacar e Zarate, giusto per fare due nomi. In ogni caso, sarà vitale, per Sousa e i suoi ragazzi, riuscire a tirarsi fuori dalle vischiosità di quest'inizio, e per farlo c'è anche l'antidoto Europa League.