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CON QUELL'UOMO IN CAMPO I VIOLA AVREBBERO FATTO L'IMPRESA

di Sonia Anichini

Sarà che la Juventus stimola particolarmente i nostri calciatori o il messaggio giunto sabato da parte dei tifosi è stato così forte e chiaro che hanno buttato cuore e sudore in quella che per tutti noi è La Partita? Credo che entrambe le cose abbiano girato a favore di una bella gara finita in parità e nella quale abbiamo visto quello che sempre vorremmo vedere quando la Fiorentina gioca: determinazione, grinta, coraggio e orgoglio. Per questo è giusto applaudire a scena aperta Iachini che ha ben preparato questo incontro e messo bene in campo la squadra la quale, da parte sua, ha risposto con convinzione. Resta per me un dubbio amletico: perché non abbiamo mai giocato a questi livelli in campionato? Le motivazioni non possono esserci sono contro la Juventus, alla quale va sottolineato che abbiamo preso quattro dei sei punti in palio che, se non ci mandano in Champions come ha ironizzato Commisso, ci fanno comunque un immenso piacere.

È invece un grande rammarico pensare a quanto abbiamo e stiamo ancora soffrendo nel vedere la Viola bazzicare nei bassi fondi della classifica e se solo avesse giocato come ieri sempre o quasi (non voglio esagerare!) probabilmente staremo pensando ad altri traguardi. Sono convinta che la voce del popolo viola sia stata fondamentale nello scuotere le menti e le gambe dei calciatori e sono d’accordo coi toni che sono stati usati. “Il medico pietoso fa la piaga puzzolente” e sostenere a prescindere i nostri colori è una convinzione assoluta, ma rimarcare con tono altrettanto assoluto che Firenze e la Fiorentina meritano rispetto e impegno è stata la chiave vincente. Sono altrettanto convinta che se ieri fossimo stati sugli spalti a sostenerla, come sempre ma contro loro di più, se ci fosse stato "quell’uomo", il dodicesimo uomo in campo, ci saremmo tolti il desiderio di prendere il bottino pieno e fatto l’impresa perché i bianconeri non mi sono parsi quell’armata schiacciasassi di sempre. Insomma, di super non hanno proprio niente in questi giorni!

Il pubblico e in modo particolare la Fiesole, mi sono mancate tanto domenica pomeriggio perché sarebbe stata una goduria assoluta vedere gli striscioni, che già si sono visti il giorno prima a giro per la città, contro i nostri storici nemici, gli sfottò a più non posso legati anche al loro miraggio di Lega Vip, i cori da stadio dei quali ho grande nostalgia. Vi confesso che ogni tanto me li canto per casa, giusto per non dimenticarli!

Contro i gobbi Vlahovic ha raggiunto quota 17 nella classifica marcatori ed ha segnato un rigore “da disgraziato”, uno di quelli che se lo sbagli ti rincorrono ma dal momento che lo butti dentro, contro la Juve poi, diventi un mito. Un cucchiaio che mi ha ricordato quel Fenomeno di Adrian Mutu, avvezzo a questo giochino e quanto fatto dal serbo denota infatti una grande personalità per gli anni che ha e per l’importanza che rivestiva quel tiro dal dischetto. Abbiamo fatto nel complesso un ottimo primo tempo, dove abbiamo colpito anche un palo, ma purtroppo abbiamo subito il pareggio al primo minuto del secondo e, da quel momento, gli juventini ci hanno messo un po’ più paura pressandoci nella nostra area ma abbiamo tenuto bene e ci prendiamo questo punto che speriamo ci aiuti a raggiungere quanto prima la salvezza matematica.

Salvezza che si complica, vedi la vittoria del Cagliari contro la Roma, e che dobbiamo necessariamente puntellare andando a vincere a Bologna nella prossima partita. Dobbiamo fare bottino per farci trovare tranquilli quando dovremo andare ad incontrare proprio i cagliaritani.

La Signora in viola