CON QUESTI "SCACCIA CHIODO" IL CAMPIONATO VIOLA SI FA INTRIGANTE
Mi è stato detto che sono ancora Vlahovic-dipendente perché sono d’accordo con Vieri quando asserisce che la Fiorentina con il serbo avrebbe potuto lottare per il quarto posto. Detto questo, ritengo però di essermi “disintossicata” da questa dipendenza ed apprezzo con grande entusiasmo quello che il Mister è riuscito a fare dopo la celebre partenza. L’unica cosa per la quale tengo, gioisco e soffro, canto e impreco, sorrido e piango è in assoluto la Fiorentina a prescindere dai suoi uomini, che contano molto a seconda del loro valore e rendimento, ma che non condizionano il mio amore per il colore viola. Poi credo che ognuno di noi ambisca ad una squadra forte e piena di campioni, diversamente ci potremmo dare al curling (che a me piace anche!).
Basta poi avvalersi, come in amore, del motto “chiodo, scaccia chiodo” oppure “morto un papa se ne fa un altro” per dimenticare il precedente goleador tantopiù quando ingrana il tridente d’attacco Gonzalez-Cabral-Ikonè come successo domenica e dal quale attendiamo pronta replica. Miglior medicina di questa non c’è, passano tutti i dolori e le malinconie!
Resta sempre forte in me, inoltre, il sadismo nel vedere i nostri ex, che sono partiti per altre mete altolocate, avere difficoltà (succede spesso) di rendimento e di ambientamento tanto più quando, come in questo momento, dalle nostre parti ci divertiamo un mondo e ci togliamo delle belle soddisfazioni. Siamo infatti sulla bocca di tutti dopo l’impresa di domenica a Napoli e questo era tanto che non succedeva. Forse parlano più della debacle dei partenopei che non dei nostri meriti, ma le gesta di Italiano e dei suoi ragazzi cominciano a splendere un po’ troppo (per gli altri, chiaramente) per passare inosservate.
Proprio il tecnico ha meravigliato tutti, anche se era già considerato un giovane di belle speranze, ma dallo Spezia alla Fiorentina il salto c’è stato e lui lo ha affrontato come Tamberi, roba da medaglia d’oro. È chiaro che di strada da fare ce n’è ancora tanta sia per Vincenzo nostro sia per la squadra viola, ma quanto visto finora non può che farci pensare in grande. Il pensiero deve essere accompagnato poi dai fatti perché già dopo la vittoria al Maradona l’allenatore gigliato ha mandato qualche messaggio parlando di “alzare l’asticella” e mi auguro che nessuno in società sottovaluti le sue parole e le sue volontà. Ci preoccupiamo tutti che resti per molto tempo tra noi, ma una sana ambizione è sita in ognuno e figuriamoci se non lo è nei protagonisti del calcio, quindi, diventerà basilare l’opera della proprietà nel far crescere di qualità il gruppo a disposizione di Italiano. Solo così si blindano gli allenatori.
Intanto vediamo di blindare o meglio rafforzare la nostra posizione in classifica e passare tranquilli la santa Pasqua. L’occasione di sabato è di quelle ghiotte, proprio da uovo di cioccolato, perché arriva a Firenze il Venezia al quale abbiamo lasciato all’andata tre punti scandalosi. Non possiamo fallire la partita dopo quanto visto e fatto a Napoli, nella speranza che le romane toppino e gli si possa rosicchiare qualche punto. La Roma soprattutto andrà a far visita proprio ai partenopei: non vorranno mica perdere due gare di seguito Spalletti ed i suoi? I giallorossi potremo poi pensare di “castigarli” quando verranno al Franchi, così come la Juventus all’ultima giornata…questo campionato è sempre più intrigante per noi viola!
La Signora in viola