CON UN CABRAL BURLONE E UN ASSISTMAN DA FASCIA L'EUROPA VA
Cose che voi umani non avete mai visto, quello che è successo al Franchi passerà alla storia e non mi riferisco alla ritrovata vittoria della Fiorentina dopo quasi due mesi, ma al teatrino che si è creato con l’arbitro, la goal line technology e il Var. L’orologio del direttore di gara, al quale forse non aveva cambiato le pile ed era andato in tilt, segnala il gol di Cabral così come le immagini tecniche che vengono trasmesse ma poi va al monitor e annulla la rete. E la tecnologia dovrebbe aiutarci? Siamo passati dal fuorigioco geografico all’orologio farlocco. Ora, va bene che nel computo della gara, per l’enorme vantaggio accumulato all’andata, non è cambiato nulla ma se fosse stato un episodio che poteva cambiare le sorti della Fiorentina in maniera decisiva, avremmo fatto la rivoluzione!
È stata nel complesso una piacevole serata perché tornare a vincere a Firenze è una bella sensazione, così come lo è quella di continuare il cammino in Europa e quella che aver dormito finalmente tranquilli, tutte cose non del tutto scontate quando si parla della nostra squadra del cuore. Sono stati d’animo che possiamo assaporare solo sui palcoscenici internazionali perché la Viola ha una doppia personalità, quella che vediamo in Conference e quella più scialba che affronta il campionato italiano. Si potrà annotare che per ora non abbiamo incontrato avversari tosti e anche il Braga, terzo nel proprio campionato, ce lo siamo mangiato e questo la dice lunga sullo spessore del gruppo portoghese.
Ma non voglio sminuire quanto di buono stanno facendo i nostri ragazzi in coppa anche se quello che doveva essere un allenamento in vista della gara col Verona ha rischiato di trasformarsi, nella prima mezz’ora, in un harakiri. Dopo la seconda rete del Braga stavo per svenire perché mi si presentava davanti uno scenario mostruoso ma il grande bottino raccolto in Portogallo, quei benedetti 4 gol, e il gol di Mandragora dopo pochi minuti mi hanno fatto tornare a respirare.
Il secondo tempo della partita è cominciato in modo più incisivo e dopo il gol misteriosamente annullato a Cabral, sono arrivati in sequenza quello di Saponara e quello definitivo e convalidato di Arturone nostro che, simpaticamente, esulta meleggiando l’arbitro portandosi la mano all’orecchio come se stesse aspettando il verdetto del Var. Un fenomeno, da ieri sera un po’ più fiorentino per il gesto ironico!
La cosa che voglio sottolineare però è il comun denominatore che hanno le tre reti viola e cioè l’assistman che risponde al nome di Jack Bonaventura, forse l’unico vero calciatore di livello di questa rosa. Si capisce che ho un debole per lui? Per me dovrebbe essere il nostro futuro capitano, l’unico che può assumere il ruolo di leader per età ed esperienza.
In attesa del sorteggio del nostro futuro avversario in Conference che scopriremo oggi all’ora di pranzo, nella speranza che non ci blocchi la digestione, mi auguro si lavori in questi giorni con tanta testa, gambe e cuore per il match contro il Verona di lunedì che sarà un banco di prova molto importante.
La Signora in viola