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CONCLAVE

di Andrea Giannattasio

Comincia da questa sera, presso l'invalicabile ritiro viola di Firenze, il delicato lavoro mentale che Delio Rossi dovrà affettuare sui propri giocatori per arrivare nella miglior condizione psico-fisica possibile alla partita di domenica contro la Roma. E nella ritrovata quiete sportiva che avvolgerà gli animi e le menti dei giocatori, il neo-tecnico viola avrà modo di capire anche quali tra i suoi ragazzi riusciranno a fare a meno e a mettersi alle spalle quella serie di azioni per le quali sono stati negativamente ripresi negli scorsi giorni e che hanno certamente compromesso molte delle prestazioni sin qui disputate dalla squadra viola.

Certo, il ritardo tecnico e fisico su cui sta già da tempo lavorando il tecnico riminese non è esclusivamente dovuto a notti di bagordi, viaggi sottaciuti o quant'altro, bensì ad una preparazione atletica, a questo punto, evidentemente deficitaria che non ha ancora permesso ai viola di creare una concreta identità di gioco. Quell'identità che Rossi e il tifo viola vorranno certamente vedere, o quanto meno intravedere, nel delicatissimo impegno di domenica dove una prestazione sottotono sulla falsa riga di quanto visto a Palermo potrebbe non essere accettata e potrebbe seriamente compropettere più del dovuto la classifica della Fiorentina. A volte, si lavora più sulla testa che sulle gambe. E da questo punto di vista Rossi è un indiscusso maestro.