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CONFERMATO

di Pietro Lazzerini

Ieri circolava un dubbio. Quello legato al possibile avvicendamento tra Neto e il secondo portiere viola Munua, rientrato poi nel pomeriggio quando lo stesso Montella in sala stampa ha fatto intendere che in campo contro il Dnipro scenderà nuovamente il giocatore brasiliano. L'alternativa non dà le giuste sicurezze e sopratutto è una specie di oggetto misterioso, arrivato a fare la riserva, dopo un recente passato vissuto proprio in panchina all'ombra del titolare di turno. Ma non è solo per questo che il tecnico viola ha deciso di continuare a puntare su di lui.

Innanzitutto, al contrario di quello che si possa pensare, lo spogliatoio sembra essere tutto schierato dalla parte di Neto. I compagni lo vedono allenarsi tutti i giorni, e vedendo la sua qualità sanno che il periodo sfortunato o comunque di prestazioni altalenanti finirà prima o poi e quindi è giusto stare vicino ad un compagno come giocasse in un qualsiasi altro ruolo. Un altro motivo è legato alla fiducia che lo stesso Montella ripone in lui. Il tecnico viola crede nel suo recupero come ha creduto in quelli di Ljajic e Vargas. Deve scattare solo una molla nella mente del giocatore, che lo faccia andare in campo con maggiore sicurezza e che gli permetta di fare una partita ad altissimi livelli per tornare a credere nei propri mezzi.

Sono tante quindi le motivazioni che dunque spingono Montella a confermare il brasiliano. Non contano le voci ed i mugugni dei tifosi, conta lo spogliatoio, il gruppo e la fiducia. In un momento di difficoltà la compattezza è tutto, e la conferma di Neto fa parte proprio di questo percorso per tornare il più in fretta possibile alla vittoria.