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CONFUSIONE VIOLA

di Luciana Magistrato

Il momento della Fiorentina sembra davvero difficile (per non dire allo sbando) con un giocatore che piange per non andare via - ma nello stesso tempo si accorda con l'Inter ben inteso - un altro che passa dalla Fiorentina alla Juventus senza colpo ferire e un altro che, trattenuto a parole, esce subito allo scoperto per andare via, smentendo e ridicolizzando così il dg viola Corvino. Insomma, la confusione regna sovrana. Una cosa è comunque chiara dagli incontri di oggi tra Corvino e procuratori vari: Federico Bernardeschi lascerà la Fiorentina. O meglio la volontà è di non rinnovare oltre il 2019, il che porta ad un'unica soluzione: cederlo ora.

Gli indizi portano alla Juve, l'unica italiana in grado di pagare una cifra intorno ai 40 milioni. D'altronde dalle parole di Corvino trapela la volontà di non volere disperdere "un patrimonio italiano". La trattativa partirà a breve e difficilmente Bernardeschi, che ha iniziato ora la sua vacanza (la meta è Ibiza dove è praticamente mezza serie A) dopo gli Europei Under 21, indosserà la maglia viola anche solo per un giorno, quella maglia indossata per 15 anni. Un colpo duro da digerire ma il caso di Borja Valero è un diversivo che distoglie l'attenzione dal passaggio del proprio numero 10 alla rivale per eccellenza.

Proprio il futuro di Borja Valero si deciderà domani, anche se sembra già deciso. L'Inter lo aspetta ed è la soluzione migliore per tutti: per il giocatore e il procuratore che mal si rapportano con Corvino (ma non sembra l'unico caso) e per la società che si libera di un giocatore dall'ingaggio pesante e l'età avanzata, ma soprattutto con le motivazioni ridotte al lumicino per tanti motivi, dal ciclo finito al rapporto compromesso con la dirigenza di cui si è già detto appunto. L'unico ostacolo, ampiamente superabile, è quella scelta di vita fatta da Borja appena arrivato a Firenze, città della quale si sono innamorati il giocatore e la sua famiglia.

Ma il più paradossale è il caso di Kalinic: a gennaio rifiutò la Cina ma fece capire che a giugno se ne sarebbe andato. La sua scelta è anche precisa: il Milan. Milan che però non vuole sborsare di certo i 30 milioni che chiede la Fiorentina tanto da far dire a Corvino "Il Milan guardi altrove per un altro attaccante". E così ecco le parole fatte arrivare a Sky dallo stesso Kalinic, immediate, neanche il tempo per il dg di bere un'acqua tonica per schiarire la gola: "Voglio uno step superiore, voglio andare al Milan" dice il croato ignorando che ha un contratto con la Fiorentina.

Certo è che se Corvino voleva avere conferme su chi è motivato a restare Bernardeschi e Kalinic hanno risposto alla grande di no. Parlando soprattutto di step superiori. E Ilicic se ne è già andato in punta di piedi. Su Borja basterà aspettare altre 24 ore - anche meno -per capire ma difficilmente il rapporto sarà ricomponibile, al di là delle motivazioni. Certo, il ciclo è finito, ma si poteva chiudere meglio da entrambi le parti e se dal mercato non arriverà un giocatore in grado di dare entusiasmo alla tifoseria (ma con una società in vendita e tanti big che scappano) il rischio di contestazioni e stadio deserto è alto.