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CONTRO I NUMERI E CONTRO LA STORIA

di Marco Gori

9 sconfitte nelle ultime 13 trasferte: è questo il bilancio della Fiorentina lontano dal "Franchi" all'indomani della sconfitta di Siena; una gara, quella al Montepaschi Arena, che non ha, per fortuna, influito troppo pesantemente sulla classifica della squadra viola, ma che ha risvegliato nuovi fantasmi dopo le vittorie ottenute a Verona e Palermo. Da troppo tempo si parla infatti di "mal di trasferta"; un problema, come ha sottolineato sulle pagine del nostro sito Emiliano Mondonico, che rischia di vanificare quanto di buono la squadra riesce a fare abitualmente al "Franchi"; uno dei problemi, aggiungiamo noi, da risolvere ad ogni costo per poter considerare la compagine viola definitivamente una "grande".  Aldo Firicano, sempre sul nostro sito, si è dichiarato fiducioso in questo senso, considerando la battuta di arresto subita dai gigliati nel derby come un incidente di percorso. E' questo che i Viola dovranno dimostrare domenica in Sardegna: che Palermo e Verona sono la regola e Siena l'eccezione. La Fiorentina è chiamata a svolgere questo compito su un campo non solo tradizionalmente ostico ma che evoca pagine amare della storia viola. Senza voler andare troppo indietro nel tempo e senza perderci troppo nei particolari, ricordiamo come al Sant'Elia abbia perso uno scudetto la Fiorentina dei Pontello, abbia subito delle sonore batoste quella dei Cecchi Gori, e abbia vissuto dei brutti momenti anche quella dei Della Valle, soprattutto nel rocambolesco campionato di Serie B 2003/2004. Abbiamo tralasciato volutamente la gara della stagione scorsa, quando in Sardegna i Viola misero seriamente a rischio la loro qualificazione ai Preliminari di Champions League, regalando punti preziosi al Milan. La squadra di Prandelli visse al termine di quell'incontro il momento più difficile della propria stagione, forse ancora peggiore di quello che seguì alla sfortunata semifinale UEFA contro i Rangers. Ma quella sconfitta dimostrò anche la voglia di lottare e di non arrendersi mai che questa squadra ha indubbiamente nel proprio DNA. E sono questi i valori che ci aspettiamo emergano dalla gara di domenica. Al di là del 4-3-3 e del 4-3-1-2; e al di là di quelle maledette 9 sconfitte in 13 trasferte.