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CONVINZIONI E SPERANZE

di Tommaso Loreto

Si è discusso tanto, e probabilmente si continuerà a farlo, su quale obiettivo si era posta la società all’alba della sua terza stagione. Qualcuno non aveva troppo gradito il riferimento di Commisso alla parte sinistra della classifica, e a una comoda posizione comunque migliore rispetto all’anno scorso, altri avevano invece apprezzato il low-profile probabilmente dettato dallo strappo con Gattuso ancora fresco.

Così l’uscita di Vincenzo Italiano, ieri a Radio Rai, diventa il ritocco in alto all’asticella delle ambizioni che un po’ tutti aspettavano. Se fino a poco tempo fa il riferimento all’Europa da inseguire era soprattutto rivolto al prossimo mercato invernale, affinché la società potesse aumentare le alternative a disposizione del tecnico, oggi la rincorsa a un posto tra le prime 7 diventa qualcosa di più immediato.

Lo conferma l’allenatore in primis, capace di una sorta di vero e proprio brainstorming nei confronti del gruppo. La metamorfosi che ha portato la Fiorentina dalle paure delle ultime stagioni all’intensità di sabato sera al cospetto della capolista Milan rappresenta non solo la prima tappa del lavoro di Italiano, ma una nuova ripartenza certificata dalle sue stesse convinzioni. Perchè ancor prima dei rinforzi che, si spera, arriveranno a gennaio, o di sciogliere il nodo Vlahovic (possibilmente a giugno) c’è da scommettere che Italiano saprà convincere ancora di più ogni singolo calciatore di poter raggiungere un obiettivo che soltanto qualche mese fa nessuno avrebbe pronunciato.