COPPA ITALIA, Non è ancora finita...
Il regalo di Natali arriva a 2010 inoltrato. Purtroppo per la Fiorentina, mai doma e mai domata dall'Inter delle star, ora costretta a vincere al Franchi e ad un ritorno da coltello tra i denti. C'è del buono, però, nell'ennesima sconfitta di un anno partito male. C'è un Bolatti semplice, efficace, pulito, ordinato, grintoso, che stupisce per tranquillità e carattere, alla prima in Italia e nella Scala del calcio. Prandelli a fine gara elogia a ragione la partita del Gringo, i nerazzurri suoi dirimpettai fanno altrettanto. C'è del buono anche nell'idea tattica di Prandelli, con l'argentino ad asfissiare Sneijder e con Montolivo a togliere ordine e tempi a Cambiasso con pressing e corsa nel primo tempo, fino a quell'erroraccio sul gol di Milito. L'altra faccia della medaglia vede un Gilardino ancora ombra di se stesso, affaticato e quasi stremato da un tour de force che Prandelli affronterà presto stravolgendo i suoi credo: dentro Keirrison, magari già a gara in corso con la Roma. Perché Gilardino deve rifiatare, perché il Bayern è alle porte, perché i punti persi qua e là sono troppi, perché di tre impegni la Fiorentina rischia di non portarne a compimento nessuno. E qui ha ragione il tecnico di Orzinuovi: "assurdo giocare della partite adesso quando c'è un freddo incredibile e soprattutto in un periodo nel quale ci sono già tantissimi impegni. Faccio una proposta. Giochiamo i primi turni di Coppa Italia ad Agosto, poi le semifinali e la finale ad aprile o a maggio". Galliani, a proposito di mercato, ha detto tempo fa una cosa che calza più che a pennello. "Un'idea intelligente, forse proprio per questo non andrà a compimento". E così, tra un impegno e l'altro, tra un regalo di Natali e l'ennesima gara infrasettimanale, per la Fiorentina sarà presto tempo di ritorno in Coppa Italia, al Franchi. Che dovrà essere il dodicesimo uomo, come ai vecchi tempi, per Gilardino e soci. Perché non è ancora finita, e Firenze merita il primo trofeo della gestione Della Valle.