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CORI, LACRIME E MONEY: FIRENZE SOGNA CON ROCCO

di Andrea Giannattasio

Cori, fumogeni, entusiasmo alle stelle e uno striscione che campeggia al centro della tribuna: “Firenze è libera”. Il pomeriggio del Franchi sarà uno dei momenti che Rocco Commisso riuscirà difficilmente a dimenticare. Un vortice di emozioni che lo ha portato perfino a commuoversi quando dopo l’abbraccio dei 6.000 tifosi allo stadio è arrivato l’ennesimo coro in suo onore. E poco importa se al coro di “Chi non salta juventino è” il tycoon italo-americano non ha iniziato a saltellare (molto probabilmente non aveva capito lo slogan che la curva stava scandendo), così come davvero poco interessa alla gente di Firenze la sua smodata passione per la Nazionale italiana, con la quale - si sa - in riva all’Arno c’è poco feeling: l’entusiasmo di mister Rocco ha ormai contagiato tutti.

Del resto che Commisso sia un uomo abituato ad andare veloce e a sorprendere, il popolo viola lo ha già capito: in appena due settimane ha acquistato la Fiorentina dopo 17 anni di gestione Della Valle e ha sparigliato le carte in vista dell’estate, con il probabile anticipo del ritiro di Moena a inizio luglio per poter poi partecipare alla prestigiosa International Champions Cup contro Arsenal, Benfica e i messicani del Guadalajara. E chissà che il prossimo colpo ad effetto non possa essere sul mercato: in attesa della nomina di Ceo, direttore sportivo e allenatore (Montella ha le ore contate), la speranza di Firenze è quella di iniziare a poter sognare fin da subito con l’arrivo di un grande nome: “I have money… money is not a issue for me”, ovvero i soldi non sono un problema per lui ha ripetuto a chi lo ha acclamato nel parterre di tribuna: una dichiarazione niente male.