CORSI E RICORSI
Una sosta spesa con gli occhi puntati sul Qatar e le orecchie in attesa di novità dalla giustizia nazionale. Che sarebbe stato strano far l’albero di Natale mentre vanno in scena gli ottavi di finale di un mondiale era da mettere in preventivo, molto meno che l’ennesimo vaso di Pandora del calcio italiano finisse scoperchiato con tanto di intercettazioni.
Sedici anni dopo i fatti di Calciopoli la serie A è nuovamente nella bufera, mentre l’assemblea di Lega si prepara a trattare i prossimi anni in termini di diritti televisivi. Sullo sfondo anche la rateizzazione che tanto sta a cuore di alcuni club, capitanati dalla Lazio, e per la quale la Fiorentina ha giustamente preteso trasparenza e correttezza.
Tutti aspetti che di nuovo picconano una credibilità già venuta ampiamente meno con la seconda assenza consecutiva al torneo mondiale, segnale di un movimento che di tante vie per il miglioramento ha esclusivamente scelto quella del ritocco contabile. Affari e plusvalenze che hanno gonfiato il pallone italiano fino a farlo esplodere, rendendolo oggi - come ieri - sotto la lente d’ingrandimento delle procure e sempre più lontano da ogni minimo criterio sportivo.