CORVINO, Il futuro di Mutu non dipende da me
Pantaleo Corvino in una lunga intervista ai microfoni di Radio Blu fa il punto della situazione sul momento della Fiorentina. Ecco le sue parole sui tanti argomenti del presente viola.
Sullo striscione allo stadio: “I tifosi vorrebbero vincere sempre. Loro ragionano da tifosi, io devo dare risposte da dirigente, ma i numeri sono dalla nostra parte per le ultime uscite della squadra. Su 12 punti ne abbiamo conquistati 9, perdendo con l’Udinese che ritengo tra le squadri migliori e noi, invece, siamo incappati in una giornata no. I tifosi rispondono da tifosi che vorrebbero vincere sempre, da dirigente la situazione e i numeri ci danno ragione per le ultime partite. Troppa critica? Io dico che a sei giornate dalla fine con quattro gare in casa c’è ancora margine per la Champions. Solo il fatto che la Fiorentina sia ancora a questo punto per l’ennesimo anno deve valere più dell’ultima sconfitta di Udine. Bisogna analizzare la squadra e il suo rendimento che non è sempre legata alla sua ultima prestazione. Per me il bicchiere è ancora quasi pieno. Rimane una squadra che ha fatto quasi gli stessi punti dell'anno scorso”.
Sulla squadra e i suoi obiettivi: "E' vero che rispetto all'anno passato soffriamo di più e a volte abbiamo giocato peggio. Rimango convinto che per il quarto anno consecutivo essere vicini al nostro scudetto, il quarto posto, è comunque un dato positivo. I nostri ultimi quattro anni non permettono di fare processi perchè questi si fanno a chi ha fatto qualcosa di male e non è il nostro caso".
Su Felipe Melo e la sua squalifica: “Quando l’ho acquistato, prima l’ho conosciuto e mi sono documentato sui suoi precedenti e cioè che in Spagna non era mai stato espulso. L’episodio con Lopez? Melo è uscito per ultimo, saluta tutti, è sorridente, e viene aspettato nel tunnel da Lopez che vuole assalirlo. A quel punto cosa doveva fare Melo se non difendersi da quello che sarebbe stato un attacco certo? Ai giocatori i rimproveri non vanno fatti a prescindere, sempre e comunque. I panni sporchi cerco di lavarli in casa. A Melo non ho tirato le orecchie ma non crediate che in passato non abbia rovesciato i tavoli quando c’era da farsi sentire. Sono dispiaciuto dell’accaduto ma se è giusto difendere un mio tesserato, io sono il primo a farlo.
Su Kuzmanovic in difficoltà: “Se hai fatto qualche errore non si possono dimenticare le cose buone che hai fatto in passato. Non ci si dimentica come si gioca, Kuzmanovic tornerà quello di un tempo”.
Su Thiago Motta alla Fiorentina: “Non posso ripensare a tutti quei giocatori che ho seguito e poi non preso per tanti motivi sebbene molti di questi giochino anche nelle prime squadre d’Europa”
Su Adrian Mutu: “Non dipende da me se vivremo un’altra estate di passione. La società dovrà valutare le sue possibilità. Faccio il direttore sportivo ma sono quello che decide o meno le strategie nient’altro. Quasi sempre queste sono state condivise nel caso di Mutu no. Serve un punto di incontro tra le parti”.
Su Pasqual, Jorgensen, Vargas ed Almiron: “Vorremmo trattenere i giocatori che dicono di stare bene a Firenze. Vargas sono ancora convinto che possa diventare un grande giocatore mentre Almiron è un giocatore che non valeva la cifra dell’acquisto completo ma per un prestito visto il suo valore mostrato ad Empoli era una strada percorribile. Per il rinnovo di Pasqual e Jorgense ne stiamo parlando. Sono due ragazzi che hanno fatto la storia della Fiorentina degli ultimi 4 anni. Comunque giudico l'ultima campagna acquisti positiva, perchè se vado a rivendere i cinque acquisti maggiori ci ripiglio gli stessi soldi, anche con gli interessi. Anche in questo caso dobbiamo valutare l'insieme e non il caso singolo."
Su Mister X: “Zarate, Khedira sono buoni giocatori. L’argentino è un attaccante molto bravo ma noi al momento siamo ben coperti nel ruolo e Zarate non è elemento che può venire qui a fare la riserva di Mutu.”
Sul settore giovanile: "Anche quì bisogna valutare i linea generale. Su 12 squadre del settore giovanile, 11 sono al primo posto dei loro campionati, addirittura gli Allievi Nazionali ed i Giovanissimi nazionale hanno vinto il loro campionato. Ed anche laprimavera è sempre lì, in lotta, non è fuori dai play-off. Dobbiamo considerare il lungo periodo. negli ultimi tre anni la primavera ha raggiunto la finale il primo anno, la semifinale il secondo, solo quest'anno sta avendo difficoltà. E poi parliamoci chiaro, anche con il settore giovanile stiamo facendo miracoli. Una squadra si allena a nord, una a sud, l'altra ad ovest (chiarissimo il riferimento alla mancanza di un centro sportivo ndr.), mancano le strutture, cosa pretendiamo?"
Sullo scarso rendimento di Osvaldo al Bologna: "E' il Bologna che non va, e poi ha avuto qualche infortunio. Per me Osvaldo è un grande giocatore e presto esploderà. Aggiungo che Osvaldo è stato ceduto a titolo definitivo. Visti i buoni rapporti tra noi e la dirigenza del Bologna abbiamo solo facilitato i pagamenti ma nulla più."
Sulla corsa Champions con Genoa e Roma: "Noi in più di loro abbiamo la voglia, la rabbia, quella che ci ha permesso in questi quattro anni di arrivare davanti al Milan e due volte davanti alla Roma ed è ciò che sto cercando di fare io, trasmettere la mia positività, il mio entusiasmo, la mia voglia di vincere!"
Sulla "falsità" di certa crtitica: "Le critiche ci devono essere ma non si devono fermare al primo risultato negativo e poi certe persone si dovrebbero scusare. Anzi...quando le sento parlare penso che sono dei poveretti, perchè non hanno il coraggio di scusarsi. Sono serene quando parlano perchè rispetto a me sanno usare meglio l'italiano, ma non quando giudicano. Non dovrebbero parlare più..."
Sul fallimento delle coppe: "Effettivamente dalla coppa Italia mi aspettavo di più perchè l'abbiamo affrontata quando avevamo una rosa numerosa. Sul numero dei giocatori in rosa ho cambiato idea rispetto all'anno scorso, perchè la scorsa stagione con la Uefa portata in fondo hanno potuto giocare tutti. Poi ho capito che in queste condizioni un organico numeroso è peggio."